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Scherma, Mondiali cadetti e giovani 2015: tripudio Italia, altri due trionfi con fioretto e spada!

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E’ un’Italia travolgente e schiacciasassi quella che vince anche due delle ultime tre medaglie d’oro in palio ai Mondiali cadetti e giovani 2015 di scherma a Tashkent (Uzbekistan) e fa risuonare per la quarta volta in due giorni l’Inno di Mameli. Dopo fioretto femminile e sciabola maschile i trionfi degli under 20 portano la firma di fioretto maschile e spada femminile: un poker di lusso per chiudere la rassegna iridata da protagonisti a quota 12 podi.

Damiano Rosatelli, già campione del mondo individuale, trascina i suoi compagni (Francesco Ingargiola, Tommaso Ciuti e Lorenzo Francella) al successo contro la Cina per 45-31. Una vittoria netta che riempie d’orgoglio il ct Andrea Cipressa: “Si tratta di ragazzi che hanno dato una grande dimostrazione di talento, lanciando segnali importanti anche per il futuro del fioretto azzurro. Atleti come questi, infatti, hanno dimostrato di essere pronti al “salto” nel settore Assoluti, ma anche di poter rappresentare una speranza in chiave Tokyo 2020″, le sue parole al sito federale.  Emozioni identiche e festa doppia con le ragazze della spada, Roberta Marzani, Nicol Foietta, Alice Clerici ed Eleonora De Marchi. La Russia è liquidata 45-35 e in Uzbekistan si parla ancora una volta italiano. Un cammino esemplare, quello delle azzurre, che sottolinea l’ottimo stato di salute della spada in rosa.

Nella giornata conclusiva della rassegna di Tashkent il solo quartetto italiano a non festeggiare è quello della sciabola maschile, che chiude all’undicesimo posto. Francesco Bonsanto, Iacopo Rinaldi, Eugenio Castello e Dario Cavaliere si fermano infatti agli ottavi contro la Corea del Sud per una sola stoccata, 44-45, e cedono nella corsa alla nona posizione alla Germania (43-45). Il definitivo sigillo su un risultato di certo non memorabile è il 45-37 su Hong Kong.

L’Italscherma giovanile torna così in doppia cifra in un’edizione mondiale dopo gli 8 podi conquistati nel 2014. Il risultato del 2013 – 15 medaglie – rimane imbattuto, ma gli azzurrini si confermano una volta di più nazione da battere sia con gli under 17 che con gli under 20. In attesa della fase clou della stagione assoluta – Italiani di Torino, Europei di Montreaux e Mondiali di Mosca – i big della pedana possono sorridere e congratularsi con le nuove leve: in vista del futuro, il ricambio generazionale è assicurato. Questi ragazzi sono fortissimi.

 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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