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Tennis, Coppa Davis 2015: l’esclusione di Fognini, la scelta logica e coraggiosa di Barazzutti

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Quando si tiene fuori il tuo numero uno c’è sempre  grande coraggio nella scelta ed è quello che ha avuto Corrado Barazzutti nel non schierare nei due singolari di domani Fabio Fognini. Il capitano azzurro ha preferito Andreas Seppi e Simone Bolelli e dunque il ligure scenderà in campo sabato per il doppio ed eventualmente la domenica nell’ultima giornata.

Una decisione coraggiosa, ma che ha comunque una sua logica e che rispecchia l’andamento della stagione da parte degli azzurri sul cemento. Si fosse giocato sul rosso ovviamente tutte le gerarchie sarebbe cambiate, ma su un campo come quello di Astana era davvero difficile tener fuori uno tra Seppi e Bolelli.
L’altoatesino arriva da un ottavo di finale agli Australian Open perso al quinto dopo una lunga battaglia con l’idolo di casa Kyrgios e in precedenza era riuscito nell’impresa di battere Roger Federer. Oltre a Melbourne, c’è anche una semifinale conquistata a Doha e una finale a Zagabria e poi ci sono due ottime partite, anche se poi perse, con Berdych e Gasquet.
Simone. invece, non ha avuto grandissimi picchi, ma è in continua crescita (rientrato tra i primi cinquanta del mondo) ed in un ottimo momento di forma. Il risultato migliore è il quarto di finale di Marsiglia, dove è stato sconfitto da Monfils, ma nel turno precedente era riuscito a battere Milos Raonic. Una vittoria di grande prestigio contro uno dei migliori interpreti sul cemento e che non poteva lasciar indifferente Barazzutti. Agli Australian Open fatale il secondo turno contro Roger Federer, ma comunque contro lo svizzero ha giocato bene ed è riuscito a strappargli un set.

Domani toccherà proprio a Bolelli scendere in campo per primo contro Kukushkin ed è già un momento decisivo per l’intera sfida, perchè un successo azzurro metterebbe con le spalle al muro Golubev contro Seppi, costringendo al numero due del Kazakhstan a pareggiare i conti in un match dove parte sfavorito.
C’è davvero da capire quale potrà essere l’approccio di Bolelli e Seppi a questa sfida importantissima e soprattutto quello dell’altoatesino che spesso in Davis ha pagato un po’ di tensione, cosa che invece non ha mai subito Fabio Fognini, che negli ultimi anni è stato più volte il trascinatore dell’Italia. Barazzutti ha avuto coraggio, ora vedremo se queste scelte pagheranno e porteranno l’Italia ai quarti di finale.

 

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Foto da fedetennis di Tonelli

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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