Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2014: le prime indicazioni sul percorso in linea

Gianluca Santo

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Si sono disputate, nella giornata odierna, le prime corse in linea ai Campionati Mondiali di ciclismo di Ponferrada 2014. Le donne Junior e gli uomini Under 23 si sono giocati la maglia iridata e le medaglie sul circuito che tra domani e domenica assegnerà le medaglie Elite maschilie  femminili.

Le sensazioni della vigilia sul percorso sono state confermate, per quanto visto. Poche le possibilità di fare selezione: le pendenze non eccessive permettono ai corridori in gruppo di risparmiare energie e di giocarsi le proprie carte nell’ultimo giro. Anche l’ultima tornata, però, è insidiosa per gli attaccanti. Lo spazio per attaccare, di fatto, si limita all’ultimo strappo. Un corridore in forma, su queste pendenze, potrebbe scavare un solco importante, a patto di portare uno scatto secco che lo possa condurre ancora in spinta e con energie alla sommità dell’ascesa, dove è importante arrivare con un vantaggio superiore ai 7-8 secondi.

Solo in questo modo è possibile rilanciare l’azione in discesa e mantenere invariato, o aumentare, il margine di vantaggio nei confronti degli inseguitori. Essenziali, ancora più delle gambe, saranno le intenzioni. Il percorso iberico non concede, negli ultimi 5 chilometri, nemmeno un istante di esitazione. Gli ultimi 2 chilometri in piano sono favorevoli al ritorno del gruppo, ma un vantaggio di 10” è sufficiente data la grande velocità che si riesce a portare fuori dalla discesa.

In termini pratici, date queste indicazioni sembrerebbero salire le quote di corridori molto potenti ed esplosivi. Scattisti abituati a fare la differenza in corse come l’Amstel Gold Race, oppure velocisti in grado di tenere le ruote del gruppo in salita se nessuno dovesse riuscire a fare la differenza. Tra le Junioes, infatti, la corsa si è conclusa in una volata abbastanza corposa, e lo stesso è successo tra gli Under 23 alle spalle del vincitore Sven Eri Bystrøm.

Una corsa aperta a diverse soluzioni, con l’epilogo legato a doppio filo con l’interpretazione che daranno le squadre più importanti alla corsa. Se dovesse arrivare un gruppo folto all’ultimo giro, a quel punto sarebbe difficilissimo fare il vuoto e la corsa, molto probabilmente, si risolverebbe in volata o con un attacco all’ultimo chilometro.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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