Scherma

Mondiali scherma 2014, Paolo Azzi: “Spedizione positiva, siamo una grande squadra”

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Otto medaglie e vittoria del medagliere complessivo insieme alla Russia padrone di casa. Positivo il bottino dell’Italia ai Mondiali di scherma terminati due giorni fa a Kazan, come sottolineato anche dal capodelegazione Paolo Azzi, intervistato dal sito federale. ““Il bilancio può dirsi positivo” – commenta il Vicepresidente federale vicario – “Possiamo essere soddisfatti non solo considerando le medaglie conquistate, ma anche per il livello qualitativo complessivo espresso dai nostri atleti. Basti pensare a quante medaglie abbiamo “sfiorato” e che, quindi, in un’analisi limitata al medagliere non verrebbero considerate: è il caso della prestazione nella prova individuale di sciabola maschile di Aldo Montano, fermatosi solo al cospetto del russo Kovalev poi campione del Mondo, ma anche il quarto posto nella prova di sciabola femminile o la sconfitta ai quarti nel derby azzurro di Elisa Di Francisca nella prova individuale. Ogni gara, ogni specialità ed ogni prestazione meriterebbe un’analisi a se stante, ma ritengo che complessivamente il risultato finale della spedizione sia più che soddisfacente”.

Promosse fioretto e spada, rimandata la sciabola che torna da Kazan senza medaglie. Così Azzi: “E’ indubbio che i risultati di un Mondiale contano, ma non è certo una gara, per quanto importante, a poter macchiare una intera stagione. Potevamo centrare una o più medaglie, ne abbiamo sfiorate due con Aldo Montano, espressosi ai “suoi” livelli, e con la squadra femminile. Sono certo che il Commissario tecnico, lo staff ed ogni singolo atleta riuscirà a ricavare da questo Mondiale avaro di gioie, gli spunti giusti per attuare gli eventuali correttivi e tornare a regalare soddisfazioni. Nel complesso, comunque, è stato un Mondiale a tinte rose. Le donne ci hanno portato sul tetto del Mondo e non possiamo che applaudire tutto il movimento “rosa” della scherma italiana. Infine, non per dovere ma in piena sincerità, è doveroso ringraziare non solo gli atleti, i Commissari tecnici ed i maestri, ma tutti coloro hanno fatto parte della delegazione. Dai preparatori atletici, al medico, ai fisioterapisti, ai tecnici delle armi ed al personale della Segreteria: tutti hanno lavorato con impegno ed entusiasmo e il successo della spedizione in terra russa è anche merito loro. Siamo una squadra e, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato”.

 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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