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Mondiali Brasile 2014 | Che spettacolo: tutti i numeri, le statistiche, i record e…

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Un mese di grande spettacolo in Brasile. Un grandissimo Mondiale, entusiasmante e palpitante. Riviviamolo attraverso statistiche e numeri, sempre specchio reale dello sport.

 

La Germania vince…il suo primo titolo. Dalla riunificazione del 3 ottobre 1990, i tedeschi non erano mai riusciti a conquistare la Coppa del Mondo. I tre precedenti (1954, 1974, 1990) sono arrivati da Ovest, in pieno regime di muro di Berlino (anche se nel 1990 era caduto da qualche mese).

Per la FIFA, ovviamente, la Germania sale a quattro successi, agganciando l’Italia al secondo posto: siamo entrambi alle spalle del Brasile con cinque titoli.

La Germania, sempre secondo l’ente massimo dello sport, è la prima Nazione a conquistare per tre volte la Coppa FIFA, il trofeo che viene assegnato dal 1974. Se vigesse l’antico regolamento della mitica Coppa Rimet (quella conquista definitivamente dal Brasile nel 1970 grazie alla vittoriosa finale sull’Italia), i teutonici si porterebbero a casa per sempre il trofeo. Ma così non sarà: nel 2018 sarà sempre questo il premio.

I ragazzi di Loew conquistano così la prima Coppa dopo il trionfo di Italia 1990, dopo ventiquattro anni di digiuno. Erano alla loro ottava finale (sempre non distinguendo tra Ovest e unificata): quattro vinte, quattro perse. Sempre sul podio nelle ultime quattro edizioni: secondi nel 2002, terzi nel 2006 e nel 2010, prima del tanto agognato successo. Non era mai riuscito a nessun’altra Nazionale! Tredici semifinali disputate su 18 edizioni a cui hanno preso parte: nessuno come loro. Ovviamente detengono il record di maggiori atti conclusivi giocati e anche quello di più finali perse.

Nel “medagliere” la Germania balza al secondo posto: 4 ori, 4 argenti, 4 bronzi. Per numero di medaglie totali (12) è al primo posto.

La Germania è anche la prima Nazionale europea a vincere in Sudamerica. In precedenza: Uruguay padrone di casa nel 1930, Uruguay a Brasile 1950, Brasile a Cile 1962, Argentina padrone di casa nel 1978. Ed è una prima volta contando anche il Nordamerica: Brasile vincitore a Messico 1970, Argentina a Messico 1986, Brasile a USA 1994. In breve: la Germania è la prima europea a trionfare oltreoceano e la seconda Nazione del Vecchio Continente a vincere al di fuori dei nostri confini: la prima fu la Spagna in Sudafrica nel 2010.

 

Con questo successo, l’Europa allunga nei confronti del Sudamerica: 11 titoli contro 9. Questo è il terzo trionfo consecutivo del Vecchio Continente: non era mai successo nella storia! Era la decima finale tra due Nazioni di due continenti diversi, ma è solo la terza vinta dall’Europa: due dalla Germania, sempre contro l’Argentina, nel 1974 e nel 2014; una dalla Francia, contro il Brasile nel 1998.

L’Argentina conferma di non digerire la Germania: per la terza volta consecutiva vengono sconfitti ed eliminati dai Mondiali dai teutonici.

L’albiceleste era alla quinta finale della sua storia, con un bilancio in perfetta parità: trionfi nel 1974 e nel 1986, sconfitte nel 1990 e nel 1930. Nel medagliere l’Argentina si conferma al quarto posto: 2 ori e 3 argenti.

Per la terza volta nella storia si giocava una finale tra Argentina e Germania (dopo la doppietta 1986-1990, l’atto conclusivo più giocato di sempre), un successo per parte fino al trionfo tedesco di ieri sera.

 

Mauro Goetze è il marcatore più giovane di una finale iridata degli ultimi 48 anni: 22 anni e 40 giorni al momento della bellissima girata decisiva, solo sei giorni più “vecchio” del connazionale Wolfgang Weber nel 1966 (ma in quell’occasione la Germania Ovest perse contro l’Inghilterra).

Miroslav Klose, grazie alla rete segnata in semifinale contro il Brasile, è diventato il miglior marcatore della storia dei Mondiali: 16 goal in quattro edizioni, superando il record del grande Ronaldo (quello vero, il Fenomeno brasiliano).

 

La finale di ieri è stata la settima decisa oltre i 90 minuti regolamentari. La quinta decisa ai supplementari, in precedenza: Italia vs Cecoslovacchia nel 1934 (2-1 dts), Inghilterra vs Germania Ovest nel 1966 (4-2 dts), Argentina vs Paesi Bassi nel 1978 (3-1 dts), Spagna vs Paesi Bassi nel 2010 (1-0 dts). Da annotare ovviamente le uniche due finali andate ai rigori, sempre con l’Italia protagonista: quella persa col Brasile nel 1994 (0-0 dts, 3-2 dcr) e quella vinta contro la Francia nel 2006 (1-1 dts, 5-3 dcr).

Per la terza volta consecutiva non sono bastati i tempi regolamentari per assegnare il trofeo. E per la seconda volta consecutiva la squadra trionfatrice ha vinto per 1-0, segnando nel secondo tempo supplementare.

 

Il Mondiale si conclude con 171 goal segnati (2.67 per incontro), eguagliando così il record assoluto di Francia 1998. Il miglior marcatore è il colombiano James Rodriguez (6 reti), seguito da Thomas Mueller (5), Messi, Neymar, van Persie (4).

In otto incontri si è dovuto giocare oltre i 90 minuti regolamentari per decidere la vincitrice e in quattro casi si è arrivati ai calci di rigore.

Per la prima volta nella storia una squadra ha fatto giocatore tutti i suoi 23 uomini a disposizione: il primato è tutto dell’Olanda di van Gal.

Curioso notare come ben due Nazionali siano tornate a casa da imbattute: il Costa Rica, uscito ai quarti di finale solo ai calci di rigore contro l’Olanda; gli stessi Paesi Bassi, capaci di chiudere al terzo posto (semifinale persa solo dal dischetto con l’Argentina).

Due record importantissimi: la Spagna ha subito la peggior sconfitta per la Nazione Campione del Mondo in carica (5-0 dall’Olanda nel girone); il Brasile ha subito la peggior sconfitta per la Nazione padrone di casa (7-1 dalla Germania in semifinale).

Gianluigi Buffon ha giocato il quinto Mondiale in carriera, eguagliando Lothar Matthaeus e Antonio Carbajal.

Il colombiano Faryd Mondragon è diventato il giocatore più anziano ad aver giocato una partita del Mondiale: 43 anni e 3 giorni, superando il primato del camerunense Roger Milla (42 anni e 39 giorni nel 1994).

La Germania è invece la Nazione ad aver giocato più incontri iridati (106) e la prima a toccare quota 100 (contro il Portogallo).

Il 7-1 della semifinale ha ovviamente pesato in maniera decisiva sul miglior attacco e sulla peggior difesa: in fase offensiva domina la Germania (18 reti segnate), dietro barcolla il Brasile (17 reti subite). Il Costa Rica ha invece la miglior difesa: solo due reti subite, mentre tra le squadre arrivate fino in fondo primeggiano Argentina e Germania (4).

Da annotare il primo utilizzo della tecnologia sulla linea di porta (in Francia vs Honduras per la prima volta sul goal di Benzema) e l’uso delle fantastiche bombolette spray per delimitare la linea della barriera.

La partita più vista è stata la finale: 76804 spettatori al Maracanà per Germania vs Brasile che detiene lo stesso primato anche di fronte al televisore (si parla di un miliardo e mezzo di persone).

 

Ricordiamo i premi assegnati dalla giuria: il miglior giocatore in assoluto è l’argentino Lionel Messi; miglior portiere il tedesco Manuel Neuer; miglior giovane il francese Paul Pogba; miglior marcatore (ma qui decidono solo i numeri) il colombiano James Rodriguez.

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