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Volley, World League: amara Italia, le pagelle del secondo ko contro l’Iran

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Ieri pomeriggio l’Italia è stata sconfitta dall’Iran per 3-1 (clicca qui per la cronaca), infilando la quarta sconfitta consecutiva nel turno eliminatorio della World League. Di seguito il nostro commento e le nostre pagelle.

 

ITALIA: 6,5. La sufficienza è per l’atteggiamento esibito, sicuramente più grintoso e meno rinunciatario di quello scandaloso mostrato venerdì (e per cui tutti si sono scusati). Si balbetta di meno in ricezione, muro (10 stampate) e servizio (7 aces) tornano a funzionare, ma c’è ancora poca attenzione nei momenti più importanti dell’incontro e soprattutto si sono commessi ancora troppi errori (ben 33, il 35% dei punti totalizzati dall’Iran…).

Quando gli azzurri hanno saputo contenere le loro imprecisioni e aumentare il tasso di gioco, sono riusciti a imprimere una bella accelerata e a conquistare abbastanza agevolmente il terzo parziale. Lì si sono visti sprazzi di vera Italia, quella che aveva convinto in gara1 contro la Polonia e che poi si è spenta in questi dieci giorni in trasferta.

La nostra Nazionale torna in Patria con un solo punto raccolto in quattro incontri, 4 set vinti e 12 persi, una figuraccia (gara1 contro l’Iran) e due prestazioni opache (quella di ieri e gara2 contro la Polonia). Certo non era facile giocare nella caldissima tana di Teheran (12000 spettatori a match) e nel Paese dei prossimi Mondiali (Katowice e Lodz sono impazzite).

Mauro Berruto ha indubbiamente raccolto delle importanti indicazioni dai singoli giocatori e la conclusione è abbastanza semplice: sono tutti degli ottimi individualisti e che potranno sicuramente essere inseriti con profitto nello schema basilare (cioè la squadra titolare che ha vinto le prime sei partite), ma è difficile crearne una squadra mettendoli tutti insieme in una sola volta.

Certo, manteniamo saldamente la testa della Pool A con 19 punti (la classifica è però ferma da tre incontri), ma ora tutti si attendono due grandi prestazioni in casa contro i Campioni del Mondo del Brasile. I verdeoro sono sull’orlo del baratro e vicini all’eliminazione (Iran e Polonia si devono ancora incontrare quattro volte, probabile una spartizione della posta), ma si spera che saranno gli azzurri (con il ritorno dei big) a infliggere loro il colpo di grazia. L’appuntamento è per giovedì 3 luglio a Bologna prima dell’attesissima replica conclusiva nel pienone del Forum di Assago a Milano, in programma domenica 6 luglio.

 

SIMONE ANZANI: 7. Aveva giocato qualche scambio venerdì pomeriggio, ma il giovane centrale ha effettivamente debuttato in Nazionale nel match di ieri. Inizia da titolare il terzo set, sostituendo Beretta, e da quel momento risulterà inamovibile: chiuderà addirittura con l’82% in attacco, stamperà a terra due muri e porterà a casa 11 punti. Non ha sentito l’emozione del vero esordio e confeziona una bella prestazione, biglietto da visita per il futuro.

 

LUCA VETTORI: 4. Davvero molto male. Sicuramente la peggior performance da quando è stato inserito titolare in Nazionale. Il nostro opposto gioca un pessimo primo set, chiudendo con un solo punto all’attivo e sbagliando molto. Verrà sostituito sul finale del parziale, per poi ritrovare sporadicamente il campo, senza mai riuscire ad incidere. Una brutta bocciatura che non ci voleva e che sicuramente conferma Zaytsev come supertitolare nel ruolo di cacciabombardiere.

LUIGI RANDAZZO: 6/7. Dopo due uscite davvero troppo opache, lo schiacciatore azzurro ritrova il suo livello che abbiamo imparato a conoscere durante la stagione: sarà il top scorer della nostra formazione e del match (alla pari con Mirazanjanpour). Sigla 14 punti, anche se la percentuale d’attacco è davvero modesta (35%), riuscendo però a mettersi in mostra durante il buon terzo set.

FILIPPO LANZA: 6,5. Nel complesso una buona partita, che serve per confermare le potenzialità e gli ampi margini di miglioramento. Troverà 13 punti complessivi, con un soddisfacente 43% in attacco impreziosito da due muri e due aces.

GIULIO SABBI: 6. Il capitano sostituisce Luca Vettori a fine del primo set e da opposto non uscirà praticamente più dal campo. Chiuderà con 6 punti all’attivo.

 

MATTEO PIANO: 6,5. Alla decima gara consecutiva (è l’unico superstite dei sei successi iniziali) non risente della stanchezza. Gioca un buon incontro, affiancato prima da Beretta e poi dal superlativo Anzani. Pescherà tre muri e proverà a mettere in difficoltà gli iraniani. Il muro azzurro torna sui livelli classici, ma paghiamo ancora un po’ di lentezza.

THOMAS BERETTA: 5. Tanta fatica per lui, come in gara1, accanto all’amico Piano con cui era sbocciato in Nazionale un anno fa. Non riesce quasi mai a imporsi, tentenna contro l’attacco iraniano e va spesso in difficoltà. Lascerà il campo a metà del secondo set e da quel momento in poi ci penserà un ottimo Anzani.

MICHELE BARANOWICZ: 6. Non convince in toto e forse ci aspettavamo qualche invenzione in più. Quando trova il momento giusto, però, riesce a districare una serie di palloni interessanti. Ha però tra le braccia possibilità ancora maggiori.

ANDREA GIOVI: 5. La sua ricezione fatica nei primi due set e il nostro libero non riesce a coordinare bene la fase difensiva azzurra, concedendo ampi spazi all’attacco iraniano. Nel corso del secondo set verrà sostituito da…

MASSIMO COLACI: 6. Si migliora nel fondamentale, c’è più ordine e gli azzurri riescono infatti a conquistare il terzo parziale. Poi nel quarto set si torna ulteriormente in difficoltà.

 

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