Ciclismo
Giro d’Italia 2014: Aru stacca tutti a Montecampione nel nome di Pantani
Dopo lo splendido arrivo di ieri, sulla salita di Oropa, continuano le montagne alpine per il Giro d’Italia 2014 in ricordo di Marco Pantani. Oggi a tornare alla mente è la grandissima battaglia tra il Pirata e Pavel Tonkov a Montecampione del 1998. Il protagonista odierno però è Fabio Aru, scalatore 23enne di Villacidro. Il sardo è scattato a ripetizione sull’ascesa finale staccando tutti i favoriti con un’impresa epica.
I 169 partenti da Valdengo si sono subito dati battaglia, come sempre negli ultimi giorni: andatura molto sostenuta e fuga partita dopo 16 km. In 9 al comando: Maxime Bouet (Ag2r La Mondiale), Daniele Ratto (Cannondale), Johan Le Bon (Fdr.fr), Andre Fernando Cardoso (Garmin Sharp), Damiano Cunego (Lampre Merida), Adam Hansen (Lotto Belisol), Simon Geschke (Giant Shiamo), Luca Paolini (Katusha) e Fabio Felline (Trek Factory Racing), ai quali si sono uniti qualche chilometro successivo Jackson Rodriguez (Androni Venezuela), Enrico Barbin (Bardiani CSF) e Rodolfo Torres (Colombia).
Migliore dei fuggitivi in classifica generale era Damiano Cunego, distante circa 10 minuti da Uran; proprio per questo la squadra della Maglia Rosa non ha lasciato tanto vantaggio ai battistrada, controllando e lasciandoli più o meno ad otto minuti. Ad ottanta chilometri dal traguardo però la Neri Alè, priva di rappresentanti in fuga, si è messa a tirare a tutta dietro recuperando minuti su minuti.
All’attacco della salita finale il gruppetto di testa si è subito sfaldato, con al comando i soli Hansen e Cardoso. Nel plotone subito andatura altissima: parte dopo solo un chilometro Julian Arredondo (Trek) seguito Zardini (Bardini). Il colombiano, grazie anche all’aiuto del compagno di squadra Fabio Felline, è riuscito a raggiungere la testa della corsa, restando da solo con il portoghese Cardoso della Garmin. Poche le energie del sudamericano, raggiunto e sorpassato dall’irlandese Deignan (Sky), solo in testa ai -8km. Dopo una lunga fase di controllo in gruppo, a cinque dal traguardo è partito all’attacco Rigoberto Uran in Maglia Rosa, seguito da tutti gli altri big. Molte scaramucce ma pochi scatti seri, tranne quello del francese Pierre Rolland che si è portato in vetta con Deignan. Ai -3 dall’arrivo una sparata di Fabio Aru ha messo in crisi tutti: Uran si è assestato alla ruota del sardo, mentre Quintana da dietro è riuscito a rientrare. Spettacolare l’azione di Aru ai due dal traguardo che con un altro dei suoi ripetuti scatti è riuscito a volare al traguardo in solitaria.
Alle sue spalle due colombiani, Duarte e Quintana, a 24 secondi davanti a Rolland. Quinto Uran in Maglia Rosa che ha perso dal nostro giovane scalatore in totale 52”. Molto più indietro gli altri favoriti Evans, Majka e il lucano Domenico Pozzovivo, in netta crisi oggi.
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