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Rio 2016, CIO: “I preparativi peggiori della storia, situazione critica”. Ma gli organizzatori…

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Di percorsi di avvicinamento verso i Giochi Olimpici John Coates ne ha seguiti tanti in quasi 40 anni, ma per il vicepresidente del Comitato olimpico internazionale i lavori in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 sono “sono i peggiori che abbia mai visto”. Il n°2 del CIO, dopo aver visitato la città per sei volte, non ha risparmiato critiche all’organizzazione durante un forum olimpico a Sydney, in cui ha affermato senza termini di aver visto una “situazione senza precedenti. Non esiste un piano B, andremo a Rio. La situazione però è peggiore a quella di Atene e siamo davvero molto preoccupati. In Grecia avevamo come interlocutore solo il governo e qualche responsabile municipale. Qui manca il coordinamento – attacca Coates -, ci sono almeno tre controparti: lo Stato federale, il governo di Stato e la città”. Una confusione tale da indurre il CIO ad inviare alcuni esperti ad affiancare i membri del Comitato locale.

“Ad Atene locali e infrastrutture furono consegnati in tempo. A Rio, invece, la costruzione di alcuni siti non è nemmeno cominciata – denuncia l’australiano -, le infrastrutture sono in sensibile ritardo e la città ha questioni sociali che debbono essere affrontate”. Prima di installarsi al centro del mondo sportivo con Mondiali ed Olimpiadi, insomma, il Brasile è finito soprattutto al centro delle critiche, considerando anche le notevoli complicazioni e i disagi sociali e non sorti lungo la strada verso la Coppa del Mondo al via tra poco più di un mese.

Dal Comitato organizzatore locale, comunque, la risposta non è tardata ad arrivare, naturalmente carica di ottimismo: “Saremo pronti. Abbiamo un compito storico: organizzare i primi Giochi olimpici del Sudamerica. Ci riusciremo. Nel 2016 Rio ospiterà degli eccellenti Giochi e rispetterà calendari e budget. Ma il sostegno del Cio è cruciale”.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. richita

    30 Aprile 2014 at 13:07

    la cosa grave di questa notizia è che alcune strutture non siano nemmeno iniziati i lavori e mancano poco più di 2 anni….incredibile

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