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Coppa Davis 2014, Italia-Gran Bretagna: vincere per il futuro del nostro tennis

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Il 30 Settembre2003 l’Italia perdeva il doppio nello spareggio con lo Zimbabwe, retrocedendo in SerieC e raggiungendo il punto più basso della storia del nostro paese in Coppa Davis. Dopo aver toccato il fondo la squadra azzurra ha avuto la forza di risalire, anche se ci sono voluti molti anni prima di tornare nel World Group, e il prossimo weekend contro la Gran Bretagna c’è in palio la qualificazione alla semifinale, un traguardo raggiunto per l’ultima volta nel 1998.

Mai come questa volta siamo davvero vicini a rientrare nell’élite del tennis mondiale e una vittoria contro i britannici sarebbe fondamentale anche per tutto il movimento tennistico italiano. Nelle ultime dieci stagioni le soddisfazioni più grandi sono arrivate dal settore femminile, mentre tra gli uomini continuava a crescere la paura e lo sconforto che i tempi passati potevano restare solo un dolce ricordo. Sembrava fosse impossibile vedere un nostro portacolori tra le prime trenta posizioni della classifica mondiale e i risultati importanti latitavano, con il solo Volandri capace di qualche exploit.
Prima Seppi ed ora Fognini hanno tracciato il percorso da seguire e le soddisfazioni sono arrivate. Entrambi, considerati grandi talenti da giovani, hanno aspettato un po’ di tempo a maturare e ad ottenere i risultati sperati e addirittura qualche mese potevamo festeggiare la presenza di due nostri portacolori nella Top20 del ranking Atp.

Volare in semifinale sarebbe il coronamento di un lavoro svolto in maniera perfetta negli ultimi anni da Corrado Barazzutti, che già da ora sta cominciando un processo di cambiamento fondamentale per il nostro futuro. Proprio la decisione di portare anche Gianluigi Quinzi come quinto giocatore è il segnale di come il capitano azzurro voglia avvicinare il più possibile i nostri giovani al gruppo mondiale e far vivere anche a loro le emozioni e le sensazioni di una competizione, nella quale in futuro potranno essere protagonisti.

Inoltre bisogna sottolineare come l’ottenere dei grandi risultati in Coppa Davis può portare ad un incremento degli iscritti nei vari centri federali o tennis club. Dopo i successi in Fed Cup molte bambine hanno preso in mano la racchetta per diventare le nuove Pennetta o Schiavone, mentre ora potrebbe essere il turno di molti ragazzi che nei vari Fognini e Seppi vedono i loro idoli sportivi. Più il movimento cresce, più la speranza di vedere l’Italia nell’élite del tennis mondiale, perché adesso che siamo tornati in alto, non possiamo assolutamente permetterci di ripiombare all’inferno.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto da repubblica.it

 

 

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