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Tennis: la crisi delle azzurre un campanello d’allarme in vista della Fed Cup?

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Pechino come banco di prova: il settembre nero della Errani ha nella capitale cinese l’ultima possibilità di riscatto per l’azzurra, deludenti nel mese post estivo.

Gli Us Open ci hanno infatti regalato un bilancio in chiaroscuro, con l’acuirsi della crisi per Sarita, in crisi anche a Tokyo, ma con elementi più che positivi dalle altre. 

Roberta Vinci deve riscattare la delusione di Tokyo ed in Cina ha l’opportunità per farlo tentando anche l’aggancio alla top ten e l’accesso al Master di fine anno.

La Schiavone invece tolta la sfortunata parentesi giapponese, nel tour asiatico sta andando alla grande con le semifinali raggiunte a Seoul ed il secondo turno a Pechino (pazienza se al 2° turno troverà la Williams ndr).

Delle magnifiche quattro la più in forma sembra la Pennetta, unica a vincere un match a Tokyo e rinfrancata dalle semifinali raggiunte nello Slam newyorkese.

In tutto ciò Barazzuti in vista della finale di Fed Cup di novembre contro la Russia può puntare anche sugli astri nascenti Burnett, Knapp e Giorgi, reduci tutte da un brillante periodo di forma e risultati.

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