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Rugby | Zebre, un nuovo inizio

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L’amichevole con l’Aurillac di sabato ha inaugurato il nuovo corso delle Zebre firmate Andrea Cavinato, chiamato a succedere a Christian Gajan nella seconda stagione della franchigia federale. Un allenatore capace e caparbio, senza peli sulla lingua (a Viadana ne sanno qualcosa…) e dalle idee chiarissime, fortemente intenzionato ad invertire la rotta intrapresa durante il primo anno di vita della squadra.

Se sia l’uomo giusto per risollevare e far progredire le Zebre lo scopriremo con i primi impegni ufficiali; quel che è certo, invece, è che il coach Campione d’Italia 2012 con Calvisano non avrà grossi problemi ad imporre al gruppo bianconero il proprio credo, in termini tattici ma anche psicologici, per i motivi sopraccitati. Oltretutto, il suo compito sarà agevolato da uno staff tecnico tutt’altro che di basso profilo, visto che ad allenare gli avanti è stato confermato Vincenzo Troiani, mentre per i trequarti il tecnico trevigiano ha scelto addirittura l’head coach Campione d’Italia – e cugino – Umberto Casellato, che ha costruito le fortune del Mogliano attraverso un gioco spumeggiante e di qualità. Un gioco che Cavinato vorrebbe importare anche tra i bianconeri, perlomeno nelle intenzioni, come dichiarato in una recente intervista al sito ufficiale della società: “[…]In particolare abbiamo lavorato per provare ad occupare tutto lo spazio nella fase d’attacco.”, perché “la priorità sarà quella di osare”. Un po’ quello che è mancato nelle fasi calde di molti incontri nello scorso Pro12, persi per inezie, per dettagli che il neo-coach zebrato curerà sicuramente con attenzione.

Naturalmente, l’obiettivo principale non può essere soltanto il raggiungimento della prima vittoria nella storia. Il lavoro dello staff tecnico dovrà cercare di andare oltre, di gettare delle solide basi per un futuro maggiormente roseo (con la speranza di continuare il percorso nella lega celtica) e di dare finalmente un’identità precisa al club. Sarà una stagione fondamentale anche nella ricerca di un qualche legame con la città di Parma, apparsa distante e quasi incurante della presenza dei bianconeri allo Stadio XXV Aprile; molto – o tutto -, inevitabilmente, dipenderà dai risultati di Bergamasco&co., perché, come ha ribadito Cavinato “lo spettacolo nello sport è la vittoria. Vogliamo dare la possibilità al pubblico di sentire le Zebre “La” squadra di Parma non un oggetto temporaneo calato in questa città.” Più chiaro di così…

Foto: Mes Photos – Charlotte

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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