Nuoto

Barcellona 2013, nuoto: Ledecky, un fenomeno. Italia in ombra

admin

Pubblicato

il

Prima giornata di semifinali e finali ai Mondiali di nuoto di Barcellona 2013. Un avvio sottotono per l’Italia che, prestazioni alla mano, vede allontanarsi le possibilità di podio dei propri big.

Ilaria Bianchi accede all’atto conclusivo dei 100 farfalla con il settimo crono, peggiorando il tempo della mattina (58″29 contro 58″22): una prova non brillantissima da parte dell’azzurra, per la quale il podio appare oggettivamente distanze. Miglior crono per la danese Sarah Sjostrom (57″10), appena 9 centesimi meglio della danese Jeanette Ottesen.

Primo oro di questa rassegna continentale per Sun Yang: il cinese ha dominato i 400 sl con un tempo tutto sommato “normale” (3’41″59), distante un secondo e mezzo dal primato del mondo del tedesco Paul Biedermann. Argento per il giapponese Kosuke Hagino (+3.23), bronzo per l’americano Connor Jaeger (+3.26).

Nelle semifinali dei 200 misti desta una buona impressione Katinka Hosszu, prima in 2’08″59: l’ungherese sembra poter impensierire la fuoriclasse cinese Ye Shiwen, che resta comunque la grande favorita. In finale con il quinto crono anche la spagnola Mireia Belmonte Garcia.

Nei 50 farfalla, dopo il record italiano di questa mattina, Piero Codia nuota con le pile scariche e chiude 15mo. Poderoso 22″81 per il brasiliano Nicholas Santos.

La gara dai contenuti tecnici più elevati si rivela quella dei 400 sl femminili, dove trionfa Katie Ledecky . La 16enne americana detta legge con 3’59″82, diventando la seconda donna della storia a scendere sotto il muro dei 4 minuti ed impensierendo a lungo il record di Federica Pellegrini. Argento per la sorprendente spagnola Melanie Costa Schmid (+2.65), bronzo per neozelandese Lauren Boyle (+4.07). Affonda la campionessa olimpica francese Camille Muffat, settima e mai in gara.

Prestazione decisamente sottotono per Fabio Scozzoli nei 100 rana. La punta di diamante della spedizione italiana si qualifica per il rotto della cuffia con il settimo tempo (59″90), destando più di una perplessità sulle possibilità di salire sul podio. Sembra di un altro pianeta l’australiano Christian Sprenger (59″23), seguito dall’americano Kevin Cordes e dal campione olimpico sudafricano Cameron Van der Burgh (per entrambi 59″78). Eliminato Mattia Pesce, sedicesimo.

Trionfo per gli Stati Uniti davanti ad Australia ed Olanda nella staffetta 4×100 sl femminile.

Nella medesima gara, ma al maschile, la staffetta tricolore composta da Luca Dotto, Luca Leonardi, Marco Orsi e Filippo Magnini ha chiuso in quinta piazza a poco più di un secondo dal podio (3’12″62). L’Italia ha pagato a caro prezzo la brutta prima frazione di Dotto, chiusa in 49″13. Oro per i campioni olimpici della Francia in 3’11″18. Podio completato da Stati Uniti e Russia. Quarta l’Australia.

redazione@olimpiazzurra.com

 

Exit mobile version