Scherma

Assoluti di scherma, le prime volte di Ross, Luigi e Alessio

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Il giorno delle prime volte. Si sono aperti così gli assoluti di scherma a Trieste, con una tripletta di esordienti sul gradino più alto del podio nazionale. Alessio Foconi, Rossella Fiamingo e Luigi Miracco non erano mai stati campioni italiani. Tre nuovi nomi scritti nell’albo d’oro di una competizione che si è confermata, come da attese, su livelli altissimi.

Le prime volte, sì, ma anche i volti noti hanno reso speciale la giornata degli appassionati accorsi al PalaRubini di Trieste. La foto più bella è quella di Gigi Tarantino, che poco meno di un anno fa, a Londra, dava l’addio alla carriera internazionale con un bellissimo bronzo olimpico a squadre arrivato dopo una sfortunata gara individuale, e che il 30 maggio è salito sul podio per mettersi al collo un bronzo che sa di impresa. Perché Gigi ha smesso di fare la vita d’atleta in senso stretto, si allena sì, ma con ritmi meno indiavolati di una volta, e gareggia molto meno. Ha ceduto in semifinale a Leonardo Affede, 22 anni più giovane di lui, e argento dopo aver perso la finale con Miracco.

La foto più triste è quella di Enrico Berrè, quarto dopo i gironi, tra i favoriti per la vittoria finale nella sciabola, ma fermato nel primo turno di diretta dall’affondo dell’avversario che gli è atterrato sulla caviglia. Sospetta frattura per lui, che comunque incrocia le dita e spera che la sua stagione bellissima non sia finita qui e così. Sarebbe davvero troppo brutto. Una gara incredibile quella di sciabola, che ha visto anche le espulsioni di Diego Occhiuzzi e Luigi Samele, favoriti numero 1 e 2 per il successo finale, protagonisti mancati decisamente prima di quanto ci si potesse aspettare.

Sprazzi di autentico spettacolo dalla spada femminile, che ha fornito due semifinali dagli altissimi contenuti tecnici: quella tra Giulia Rizzi e Camilla Batini e, soprattutto, quella tra Bianca Del Carretto e Rossella Fiamingo. Il titolo italiano, alla fine, è andato all’atleta siciliana, la migliore delle italiane nel ranking internazionale. Pronostico confermato dunque, con Camilla Batini argento, Giulia Rizzi e Bianca Del Carretto bronzo. A leggere le date di nascita delle quattro medagliate non può che scappare un gran sorriso. Con i suoi 28 anni, Bianca Del Carretto (classe ’85) era la più “anziana”. Con lui una classe ’89, davanti una ’91 e una ’92. La spada femminile azzurra è giovanissima: lo confermano la presenza nelle otto di Roberta Marzani (’96), Nicol Foietta (’95) e Alberta Santuccio (’94).

Uno strepitoso Alessio Foconi ha sbaragliato la concorrenza nella prova di fioretto maschile. Sontuosa la sua semifinale contro Giorgio Avola, sconfitto 15-3, fatta di sofferenza, tenacia e rimonta la finale contro Valerio Aspromonte, vinta per 15-13 dopo essere stato sotto 4-8 e aver costruito il recupero con un parziale di 6-0. Sul terzo gradino del podio, con Avola, anche Daniele Garozzo, fratello più piccolo dello spadista Enrico. Classe ’92, si porta a casa un bronzo e lo scalpo di Andrea Baldini battuto 15-12 agli ottavi. «Uno degli assalti più belli della giornata», ha commentato chi ha avuto la fortuna di vederlo, e a giudicare dal livello di quelli trasmessi in tv dalla Rai, deve essere stato davvero strepitoso. E lo spettacolo è appena cominciato.

Foto di Augusto Bizzi

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