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Snowboard: il punto sugli azzurri dopo i Mondiali

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Due medaglie (un argento ed un bronzo) e un podio sfiorato. E’ questo il bottino dell’Italia ai Mondiali di snowboard terminati ieri a Stoneham. Roland Fischnaller, 32enne, si conferma assoluto protagonista della rassegna iridata portando a casa due allori – unico a mettere a segno questa impresa in Canada – nelle due prove di parallelo, gigante e slalom.

L’azzurro, che avrebbe potuto addirittura conquistare qualcosa in più se non fosse stato per due errori nella parte finale del tracciato, è tuttavia soddisfatto e punta con decisione, oltre alla Coppa del Mondo, alle Olimpiadi di Sochi del prossimo febbraio per chiudere nel migliore dei modi una gloriosa carriera. Entusiasta anche il direttore tecnico Cesare Pisoni, il quale ha dichiarato: “Fisch è l’unico atleta ad essere arrivato sempre nei primi quattro in tutte e cinque le gare disputate in questa stagione fra Coppa del mondo e Mondiali. E’ indubbiamente il più forte del circuito, purtroppo la fortuna non lo ha aiutato fino in fondo ma credo che non debba essere deluso. Chiudiamo questa trasferta con due medaglie conquistate in una località che tradizionalmente ci è sempre stata ostica, il bilancio è assolutamente positivo. Adesso continueremo a lavorare per toglierci altre soddisfazioni negli appuntamenti che mancano da qui alla fine della stagione”.

Sempre in PGS e PSL, Aaron March ha lottato con i migliori ma purtroppo si è dovuto inchinare alla sfortuna: competizione non esaltante, ma nemmeno da dimenticare per l’italiano classe 1986, terzo a Bad Gestein ad inizio gennaio. In campo femminile, importante qualificazione alla fase finale dello slalom per Nadya Ochner: indicata ad inizio stagione come una delle possibili sorprese, dopo un avvio stentato questo risultato potrebbe ‘sbloccare’ definitivamente l’azzurra e lanciarla nell’olimpo delle migliori.

Tanta malasorte anche nello snowboardcross: Michela Moioli, rivelazione assoluta per il Bel Paese in Canada, scivola a metà finale e passa dal terzo posto al quinto. Ma, a soli 17 anni, il futuro è tutto suo e già si comincia a sognare uno straordinario successo a Sochi. Bene anche Raffaella Brutto, sesta dopo la finale e perfetta compagna di squadra della giovanissima bergamasca, mentre ci si aspettava qualcosa di più dai ragazzi, tutti out nei quarti di finale a causa di banali errori. Tommaso Leoni, Omar Visintin, Luca Matteotti ed Emanuel Perathoner, infatti, avevano brillato in Coppa del Mondo a fine 2012 ed è perciò forte il rammarico per un risultato sicuramente alla portata e non raggiunto.

Chiusura dedicata al freestyle: l’Italia, che si sta affacciando solo in questi ultimi anni a slopestyle, Big Air e halfpipe, non è riuscita a conquistare alcuna finale. Il movimento, però, è in costante crescita e tra qualche anno si vedranno i risultati, a partire dal 18enne Marco Grigis già autore di tante fantastiche prestazioni a livello giovanile.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

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