Ciclismo

Giro d’Italia: un 2013 ricco di protagonisti!

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Negli ultimi anni, se un difetto si vuole trovare al Giro d’Italia, è stata la poca internazionalità. Il 2013, da questo punto di vista potrebbe essere l’anno della svolta, con l’arrivo di molti corridori stranieri pronti a giocarsi la Maglia Rosa fino a Brescia.

Il nome che, al momento, spicca, è quello di Bradley Wiggins. Non di certo un corridore qualunque. Probabilmente è il più conosciuto, discusso e chiaccherato, sia per le gesta in bici, sia per quando scende dal velocipedo. Nell’ultimo anno, in cui ha vinto tutto(Parigi-Nizza, Romandia, Delfinato, Tour de France, Oro Olimpico su strada a cronometro) quello che voleva vincere, si è distinto, oltre che per le semplici prestazioni, anche per lo stile e le inconfondibili basette. Dopo le vicissitudini interne al Team Sky vissute al Tour, ha deciso di dividere il proprio programma da quello di Chris Froome, che, quantomeno in salita, ha dimostrato di avere una marcia in più. Il dilemma che aleggia intorno a Wiggo rimane la capacità di tenere su salite più ardue ma sopratutto più numerose, specialmente in quanto non controbilanciate da un numero di chilometri a cronometro elevato come alla Grande Boucle. Nato pistard, Wiggins ha dimostrato, nel corso degli anni, di potersi adattare bene ai nuovi obiettivi che si è posto col trascorrere delle stagioni. Un ulteriore miglioramento sulle montagne non va escluso a prescindere. In fondo, a Wiggins potrebbe andare bene anche terzo posto: significherebbe, per lui, almeno un podio in ognuna delle tre grandi corse a tappe.

È già riuscito a completare questa collezione Vincenzo Nibali, che nel 2013 punterà principalmente a vincere il Giro. Il cambio di casacca, dalla Liquigas all’Astana, potrebbe giovare allo Squalo, che così si confronterà con un ambiente più internazionale. Dopo la vittoria alla Vuelta 2010, seguita al terzo posto del Giro, e il podio al Tour 2012, il messinese vuole la Maglia Rosa. per farlo dovrà fronteggiare un percorso che si addice alle sue caratteristiche che potrebbe mandare in crisi Wiggins. Detto questo, al Tour, anche quando la strada tendeva a salire Vincenzo non è mai riuscito a staccarsi il britannico di ruota, faticando sulle accelerazioni di Froome.

Ryder Hesjedal, da campione in carica, dovrebbe ripresentarsi ai nastri di partenza del Giro. Lo scorso anno era intenzionato a portare a termine l’accoppiata Giro-Tour nelle prime posizioni di classifica, ma una caduta l’ha messo fuori gioco in Francia. Dovrebbe, quindi, riprovarci, ad iniziare dala corsa che l’ha incoronato 6 mesi fa.

Non sono ancora chiuse le porte per vedere anche Alberto Contador col numero sulla schiena a Napoli, il prossimo 4 maggio, anche se la sua stagione dovrebbe essere incentrata principalmente sul Tour. Dati anche i mesi di stop per la squalifica, difficilmente potrebbe concludere sul podio, o in prima posizione, due corse di tre settimane e questo ci porta a pensare che a maggio difficilmente sarà della partita.

Dopo anni passati ad inseguire un podio in francia, anche lo spagnolo Samuel Sanchez potrebbe tentare di avventurarsi in Italia, così come l’olandese Robert Gesink, le cui caratteristiche sembrano studiate a pennello per la più importante competizione ciclistica italiana. Questo l’appeal che offre il Tour, al momento inimmaginabile per il Giro anche se queste ultime notizie potrebbero far pensare ad una diminuzione dello spread.

Tra gli italiani, in casa Cannondale, il punto di riferimento dovrebbe essere ancora Ivan Basso, che non viene certo da due stagioni esaltanti che l’hanno spesso visto “rimbalzare” nei momenti topici delle corse. Al suo fianco potrebbe esordire in un Grande Giro il giovane Moreno Moser. Molto difficilmente potrà essere protagonista nella generale, ma sarà il primo test su 20 giorni di gara per valutare le reali possibilità di vincerne in futuro.

È ancora indeciso Domenico Pozzovivo che, dopo essere passato all’AG2R, vorrebbe provare a partecipare al Tour, anche se l’ipotesi di correre ancora nel Bel Paese rimangono allettanti date le sue minori abilità quando si tratta di correre a cronometro rispetto ai big stranieri.

Questi nomi, naturalmente, non coprono tutti i possibili candidati al podio del Giro, ma solamente i principali. Non va dimenticato che una tappa si svolgerà a Firenze sullo stesso percorso che a settembre ospiterà i Mondiali, e alcuni big potrebbero volerlo provare, dando alla corsa organizzata da RCS un valore ancora maggiore.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Sirotti

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