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ItalVolley: azzurri ancora ko contro gli USA

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L’Italia cade ancora. Dopo le tre sconfitte consecutive patite a Lione, il terzo weekend di World League a Guanjiu (Corea del Sud) inizia male per gli azzurri che devono chinare il capo di fronte ai campioni olimpici degli Stati Uniti d’America, schierati in formazione tipo, per 3 a 1 (22-25; 25-21; 29-27; 25-16).

 

La formazione guidata ancora da Montagnani (Berruto e i big erano a Roma per ricevere il tricolore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) fa vedere delle buone cose ma ricade sugli stessi errori di settimana scorsa: deconcentrazione e incapacità di chiudere nei momenti cruciali dell’incontro. L’avvio è incoraggiante come ormai ci hanno abituato questi giovani (la maggior parte dei ragazzi ha meno di 25 anni): se nel precedente contro gli stelle e strisce non si era riusciti a portare a casa il primo set, questa volta Sabbi (19 punti da opposto e miglior marcatore dopo una partita stupenda) e compagni riescono ad avere la meglio in avvio e a portarsi in vantaggio. L’occasione per svoltare l’incontro (e la classifica) i boys l’hanno avuta nel terzo set quando, dopo una bella rimonta, sono riusciti ad avere due palle set e le hanno mandate in fumo, consegnando la frazione in mano agli avversari. Da quel momento non c’è stata più storia, perchè dall’altra parte della rete esperienza e maggior capacità tattica hanno avuto la meglio, soprattutto grazie al muro che, invece, è sembrato essere uno dei punti fragili del sestetto italiano (sette di squadra, la metà dei nordamericani, poco reattivo e di poco aiuto al reparto difensivo).

 

La grande novità di giornata era l’impiego di Rossini come libero titolare al posto di Giovi. Non male la sua prova che è riuscita, per alcuni tratti, anche in fase di impostazione di gioco. In regia Baranowicz ha dimostrato ancora una volta l’ottimo livello raggiunto, anche se è sembrato meno in palla rispetto a sette giorni fa. Nel terzo set è stato sostituito da Marco Falaschi (classe ’87) a cui si è data finalmente l’opportunità di mostare ad alto livello quando giocato quest’anno a Castellana. Bene ancora Maruotti, che contro la Corea del Sud era stato un gran martello, con i suoi 11 punti di banda insieme al compagno di reparto Kovar, non trascendentale come ci ha abituato fin troppo bene. I centrali Buti e De Togni hanno giocato su livelli accettabili, ma sono stati schiacciati senza possibilità di replica dagli omologhi avversari (17 punti di Smith!)

Ad ogni modo è un’esperienza che serve a queste ragazzi per inserirsi in ottica internazionale: molti di loro saranno il futuro del nostro movimento e, forse, qualcuno avrà l’onore di salire sul volo per Londra.

 

In precedenza la Francia aveva battuto i padroni di casa e, a questo punto, c’è una coppia al comando della pool C: transalpini e nordamericani con 14 punti, l’Italia insegue con 9 punti. Domani gli azzurri affronteranno la Corea del Sud e dovranno assolutamente vincere per cercare di rimanere in corsa: mancano solo 5 partite e per arrivare alla Final Six di Sofia (Bulgaria) bisognerà vincere il raggruppamento (i ragazzi possono raggiungere massimo 24 punti, che non basterebbero per scavalcare i 26 punti del Brasile e qualificarsi come miglior seconda). Nel prossimo fine settimana trasferta negli USA per l’ultima tornata di World League, ma a quel punto ci saranno Berruto e i titolari per rodare la formazione in vista Olimpiade.

 

Di seguito il tabellino:

 

ITALIA-STATI UNITI 1-3 (25-22, 21-25, 27-29, 16-25)

ITALIA: Buti 4, Sabbi 19, Kovar 9, De Togni 8, Baranowicz 3, Maruotti 11, Rossini (libero), Vettori 4, Lanza 2, Falaschi 2, De Marchi 3. Non entrato: Cester. All. Montagnani

STATI UNITI: Lee 8, Stanley 20, Anderson 21, Smith 17, Suxho, Priddy 4, Lambourne (L), Rooney 5, Mc Kienzie, Holmes. Non entrati: Lotman, Thornton. All. Speraw

ARBITRI: Akihiko (JPN), Wensheng (CHN)

Spettatori: 830. Durata set: 27’,29’,31’,22’

 

(foto da FIVB Europa)

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