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Ciclismo su pista, Europei 2017: Silvia Valsecchi, inseguimento di bronzo. Piazzamenti per Consonni, Paternoster e Scartezzini

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Si chiude la seconda giornata di finali agli Europei di ciclismo su pista in quel di Berlino. E’ arrivata un’altra medaglia per i colori italiani nel pomeriggio: Silvia Valsecchi si è confermata in grandissima condizione e, dopo il trionfo con la squadra di ieri, ha agguantato una splendida terza piazza nell’inseguimento individuale. Raggiunta la finale per il bronzo, il 3:33.908 nell’ultimo atto è servito a battere la campionessa del mondo a cronometro su strada Annemiek Van Vleuten. L’oro è andato alla favoritissima Katie Archibald (fantastico 3:29.328) che ha battuto la polacca Justyna Kaczkowska.

La prima finale di giornata è stata quella della corsa a punti femminile: doppio giro guadagnato per la danese Trine Schmidt che si è messa al collo una meritatissima medaglia d’oro. Argento per la russa Gulnaz Badykova, bronzo per la bielorussa Tatsiana Sharakova. Buon esordio tra le senior a livello individuale per Letizia Paternoster che non guadagna giri, ma si piazza bene in un paio di sprint conquistando la settima posizione.

Per quanto riguarda l’eliminazione maschile, ottima prova per Michele Scartezzini: quinta piazza per l’azzurro che si difende al meglio e cala proprio sul finale. Vittoria per il belga Gerben Thijssen davanti al russo Maksim Piskunov ed al portoghese Rui Oliveira.

Prime medaglie anche per quanto riguarda la velocità. Nei 500 metri con partenza da fermo tra le donne è dominio tedesco. A vincere è Miriam Welte che timbra un 33.321 a 54.019 km/h. La connazionale Pauline Sophie Grabosch è argento con 33.559. Bronzo per la Russia con Daria Shmeleva. Decima l’azzurra Miriam Vece. Tra gli uomini invece è andato in scena lo spettacolare sprint. Il nuovo re dello sprint è invece il francese Sebastien Vigier. Fuori nei primi turni  Davide Ceci e Luca Ceci.

Ci si aspettava molto dall’omnium maschile, specialità nella quale l’Italia è campionessa olimpica in carica (Elia Viviani è stato infatti oro a Rio). Simone Consonni non è riuscito però a confermare le attese, anche a causa di una stagione lunghissima e molto dura anche per quanto riguarda la strada. Per l’azzurro una tempo race da dimenticare e pochi spunti di grande qualità: sesta piazza da dove bisognerà ripartire per fare meglio nei prossimi anni. Ha sfruttato al meglio la corsa a punti finale lo spagnolo Albert Torres Barcelo che, grazie a due giri guadagnati, è riuscito a conquistare l’oro. Argento per il danese Julius Jorgensen, nettamente in testa alla classifica prima della prova finale e beffato di soltanto due lunghezze. Bronzo per il transalpino Benjamin Thomas.

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Foto: Twitter Federciclismo

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