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Triathlon, Coppa del Mondo 2017: a New Plymouth vincono Richard Murray e Katie Zaferes, 14esima Alice Betto

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Si è svolta nella giornata di ieri la terza tappa della Coppa del Mondo di triathlon, che nella sprint di New Plymouth ha visto prevalere un’altra volta il sudafricano Richard Murray, mattatore anche delle altre due prove, e capace di concludere la gara in 54:37, superando lo statunitense Matthew McElroy nella frazione di corsa, con il podio completato dal neozelandese Ryan Sissons, distante appena 3” dal secondo gradino.

Tra le donne, ha dominato invece l’americana Katie Zaferes, allenata dal neo-direttore tecnico dell’Italia Joel Filliol, autrice di una gara tutta all’attacco, e vinta solamente in volata sulla canadese Johanna Brown e sulla belga Michel Claire, con l’ottimo crono di 59:28. 14esima piazza per l’azzurra Alice Betto, unica italiana nella start-list, che ha tagliato il traguardo dopo 1:00:41, in una prestazione che può considerarsi più che positiva.

Sono soddisfatta di come ho condotto la gara – ha spiegato Alice nell’intervista riportata dal sito FITRI – Se devo dare un giudizio, dico che ho fatto un ottimo nuoto, una buona bici e una discreta corsa. In acqua sono stata davanti sin da subito, cercando di fare il ritmo con le americane Casper e Cook: questo mi ha permesso di uscire davanti a nuoto e di gestire le energie nella prima transizione per partire tra le prime in bici. Il percorso ciclistico da ripetere quattro volte era tecnico, collinare, con qualche insidioso strappo, ma sono riuscita a condurre bene questa frazione, cercando di collaborare per tenere alto il ritmo. Di corsa, compatibilmente con le mie condizioni attuali, avevo buone sensazioni: ho accusato il ritmo alto nella prima parte, ma sono venuta fuori bene nel finale: questo significa che il processo di crescita si sta attuando e sto gradualmente migliorando anche nella corsa. Attualmente la condizione fisica è incompleta – conclude l’azzurra – non mi aspetto grandi risultati ora: sto lavorando per avere solidità e continuità. Cerco di avere una visione d’insieme, tenendo conto da dove sono arrivata e soprattutto dove devo andare”.

Foto: pagina Facebook Richard Murray

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gianni.lombardi@oasport.it

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