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Ginnastica e cultura fisica

Ritmica, Coppa del Mondo 2017 – Italia seconda a Pesaro dopo i cinque cerchi! Farfalle alle spalle della Bulgaria, sbaglia la Russia: domani per la rimonta

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Il nuovo ciclo è iniziato, un nuovo quadriennio ha spalancato oggi le porte ma l’Italia è sempre ai vertici del movimento mondiale. Magnifiche, celestiali, stupende hanno saputo volare come dei Cigni nella prima tappa della Coppa del Mondo 2017 di ginnastica ritmica, iniziata oggi alla Adriatic Arena di Pesaro.

Davanti al proprio pubblico, con la grande emozione della prima vera gara internazionale della stagione, le nuove Farfalle hanno eseguito un ottimo esercizio con i cinque cerchi nonostante un paio di piccole sbavature. Le ragazze di Emanuela Maccarani, cambiate per buona parte rispetto alla squadra che concluse le Olimpiadi di Rio 2016 al quarto posto, sono seconde al termine della prima prova del concorso generale: con un complessivo 18.250 (9.500 per l’esecuzione) le azzurre sono alle spalle di una grandiosa Bulgaria (18.700, addirittura 10.0 per l’esecuzione) ma domani pomeriggio, nell’esercizio misto, l’Italia avrà l’occasione di recuperare il distacco e provare a trionfare in casa.

Sulle note del Lago dei Cigni, nel palazzetto che a fine agosto ospiterà i Mondiali (per la prima volta nel nostro Paese), Alessia Maurelli e compagne hanno svolto egregiamente il proprio compito, dimostrando di avere ancora ampi margini di miglioramento. Alle spalle delle due corazzate c’è il vuoto perché la Russia, Campionessa Olimpica in carica, ha perso un attrezzo e ha commesso una serie di errori sulle note di Grande Amore de Il Volo e di Andiamo a comandare di Fabio Rovazzi, concludendo addirittura al nono posto (15.950).

Una sorprendente Cina ha concluso al terzo posto (17.550): era dalle Olimpiadi di Pechino 2008 che la Nazionale asiatica non era così in alto, in quell’occasione conquistarono l’argento in maniera molto discutibile e l’Italia si dovette accontentare della quarta posizione. Quarta l’accreditata Bielorussia (17.400) poi distaccatissime l’Ucraina (16.700), il Giappone (16.650), l’Azerbaijan (16.550) e l’Ungheria (16.000).

 

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