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MotoGP, GP Americhe 2017 – Andrea Iannone: “Settimo alla fine non è male, ma io voglio lottare per ben altro. La cura ancora non c’è, ma la troveremo”

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Andrea Iannone ha vissuto un weekend ricco di emozioni, decisamente forti, che si è chiuso in maniera forse migliore di quello che si credeva. Il settimo posto finale non è certo da buttare, specialmente se si pensa alle dichiarazioni disfattistiche che il pilota della Suzuki aveva rilasciato ieri.

L’umore è migliorato? “Sono un leone e sto tornando nel mondo normale – sorride il pilota di Vasto, ai microfoni di Sky nel dopo gara – Ho vissuto un momento duro, le prime due gare sono state difficili perché non siamo mai riusciti ad essere competitivi come volevamo. Le mie aspettative sono forse troppo alte, per cui abbassiamo un po’ l’asticella e procediamo con serenità. La cura per i nostri mali ancora non c’è, ma la troveremo”.

Un weekend vissuto in maniera particolarmente emozionale? “Sono molto severo con me stesso – spiega – forse fin troppo certe volte. Io corro sempre per arrivare al top e se non ci arrivo vedo tutto nero. Poi piano piano questo nero schiarisce e mi permette di reagire subito. Stamattina, ad esempio, ero ancora arrabbiato ma ho comunque fatto una gara positiva. Il settimo posto è un buon risultato ma non è certo quello a cui aspiro. Io voglio arrivare in alto”.

L’aver fatto bene in una pista così completa come Austin può definirsi un buon segnale in ottica futura?“Ero efficace nel primo e nel secondo settore, mentre perdevo molto nel T3. Purtroppo abbiamo bisogno di troppo spazio per frenare e nei punti lenti non ero competitivo. Piano piano sono cresciuto, ho migliorato, ma ho perso troppo tempo dietro a Jorge Lorenzo. La potenza della sua Ducati non mi ha reso facile il sorpasso”.

Foto: Valerio Origo

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