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MotoGP

Moto2, Mondiale 2017: solido e veloce. Franco Morbidelli è già in fuga

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Sono stati corsi appena tre Gran Premi in Moto2, ma una cosa è ormai acclarata: Franco Morbidelli (EG 0,0 VDS) è l’uomo da battere di questa stagione 2017. Il romano, infatti, ha iniziato in maniera perfetta. Tripletta per dare il via al suo campionato (l’ultimo a riuscirsi fu lo sfortunato Dajiro Kato nel 2001) e dimostrazione di forza veramente impressionante. Il titolo della Moto2, dunque, potrebbe finalmente arrivare il Italia. Non si possono usare termini differenti dato che, dall’anno della creazione di questa classe (2010) nessun nostro portacolori ha saputo centrare il titolo. L’ultimo, e ancora si parlava di 250, è stato Marco Simoncelli nel 2008. In poche parole, è tempo di invertire la tendenza.

Morbidelli dopo le trasferte in Qatar, Argentina e Texas ha messo in mostra grande solidità mentale e un ottimo feeling con la propria moto. Tre vittorie in altrettante gare non maturano certo per caso, l’importante ora sarà confermarsi. Nella passata stagione chiuse al quarto posto finale, con un netto miglioramento negli ultimi GP, l’auspicio è che nel 2017 sappia proseguire con grande costanza.

E gli avversari? Al momento si leccano le ferite. Solamente lo svizzero Thomas Luthi rimane ad una distanza accettabile da Morbidelli (19 punti) e, anche ad Austin, quantomeno ha provato a mettere in discussione il dominio del leader del Mondiale. Il pilota del team carXpert ha dalla sua grande esperienza e qualità per provare a contrastare il capoclassifica. Ma, che ci riesca lungo tutto l’arco della stagione, è da vedersi.

Discorsi simili anche per gli inseguitori. Da Miguel Oliveira (KTM) a Takaaki Nakagami (IDEMITSU), fino ad Alex Marquez (EG 0,0 VDS). Il portoghese, per esempio, accusa già 32 punti di distacco, il giapponese 43 e il fratellino di Marc addirittura 51. Segno che non potranno più sbagliare, o quasi. In caso di “zero” in classifica nelle prossime gare, rischieranno seriamente di vedere Morbidelli solamente con il cannocchiale. Chi sta facendo più fatica del previsto, quantomeno dal punto di vista della continuità, sono Fabio Quartararo (Pons), Marcel Schrotter (Dynavolt) e Dominique Aegerter (Kiefer), ancora lontani dalle aspettative di inizio anno.

Gli altri italiani? Si sapeva che non avrebbero potuto sgomitare per i piani alti della graduatoria ma, tutto sommato, si stanno facendo valere. Ad Austin, ad esempio, Simone Corsi (Speed up) dopo una brillante rimonta ha chiuso al settimo posto, non distante da chi lo precedeva, Luca Marini (Forward) ha piazzato un altro arrivo nei primi dieci, mentre sono stati sfortunati Stefano Manzi (Sky VR46) e Lorenzo Baldassarri (Forward), fuori per incidenti nelle prime fasi di gara. In classifica generale, tuttavia, rimane il secondo dei nostri portacolori in settima posizione con 21 punti, uno in più di Marini che, a sua volta, ne conserva uno su Corsi. Prosegue l’apprendistato di Francesco Bagnaia >(Sky VR46) che ha portato a casa al momento 13 punti, mentre Mattia Pasini (Italtrans) in Texas è scivolato proprio nel momento in cui poteva lottare per il podio. Occasione sprecata per il riminese.

A questo punto tutti i discorsi sono rimandati a Jerez de la Frontera per il GP di Spagna, si torna in Europa in una pista “classica” che ci potrà dare conferme importanti e ci permetterà di stabilire se, davvero, la fuga di Morbidelli sarà quella giusta.

Alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Facebook di Franco Morbidelli

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