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Golf, PGA Tour 2017: carenza di big al prossimo Valero Texas Open

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Il PGA Tour vola in Texas per il Valero Texas Open (montepremi 6,2 milioni di dollari), in programma il prossimo weekend, dal 20 al 23 aprile, all’Oaks Course del TPC San Antonio. A difendere il titolo è l’americano Charley Hoffman, chiamato al riscatto dopo un pessimo RBC Heritage e soprattutto dopo il crollo nella giornata finale del Masters di Augusta, dove era stato in testa nelle prime due giornate. Hoffman lo scorso anno si aggiudicò il torneo con un -3 all’ultimo giro, battendo di un colpo il connazionale Patrick Reed, nativo proprio di San Antonio, anche lui in campo per dimenticare le difficoltà ed il taglio non superato nel primo Major della stagione.

Il secondo classificato dello scorso anno è il giocatore meglio piazzato nel ranking mondiale (numero 15) di un field che comprende altri cinque top 25. Sono presenti infatti gli americani Matt Kuchar, Brooks Koepka e Jimmy Walker, vincitore di questo torneo due anni fa, oltre al sudafricano Branden Grace. Tra i favoriti anche l’inglese Luke Donald, reduce dal secondo posto all’RBC Heritage, mentre il suo connazionale Ian Poulter, uscito dalla top ten nell’ultima giornata in South Carolina, è ancora in cerca di continuità dopo aver saltato la seconda parte della scorsa stagione per un’operazione alla schiena. Il campione amateur 2015 degli Stati Uniti, Curtis Luck, dopo aver giocato l’Augusta Masters, farà il suo debutto nel circuito professionistico. Il field è in ogni caso povero di grandi stelle, essendo collocato in un periodo di transizione del tour.

Il percorso del TPC San Antonio è un par 72, inaugurato nel 2010 e disegnato dall’australiano Greg Norman con la consulenza dello spagnolo Sergio Garcia, vincitore ad Augusta due settimane fa. L’Oaks Course è considerato da molti una vera e propria sfida, con buche caratterizzate da fairway stretti e bunker profondissimi. Il vento, spesso presente, disturba molto il gioco. La vegetazione che circonda il percorso inoltre, rende spesso la palla ingiocabile: ne sa qualcosa il coreano Kevin Na, che cinque anni fa realizzò lo score record di 16 al par 4 della buca 9, dopo essere finito tra le rocce.

 

Foto: Twitter PGA Tour

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