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Volley, Champions League – Ottavi di finale: colpaccio di Civitanova! Zittito il Belchatow a Lodz, indemoniati Juantorena e Sokolov

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Civitanova annichilisce gli 8000 spettatori dell’infuocata Atlas Arena di Lodz, realizza una grandissima impresa in trasferta e si impone nell’andata degli ottavi di finale della Champions League 2016/2017 di volley maschile.

La Lube ha ammutolito il PGE Skra Belchatow con un sonoro 3-1 (25-21; 21-25; 25-23; 25-21) che vale una serie ipoteca sul passaggio del turno: per volare ai quarti di finale i ragazzi di Chicco Blengini dovranno vincere due set nell’incontro di ritorno, altrimenti in caso di sconfitta per 3-0 o 3-1 si giocherà un golden set di spareggio.

La corazzata guidata da coach Blain, già demolita da Modena nella fase a gironi, ha fatto meno paura vista l’assenza della stella Bartosz Kurek. Con l’oppostone out la formazione polacca, seconda in campionato e supportata da una tifoseria magnifica, ha fatto partita pari con i marchigiani bravi però a imporsi nei momenti più caldi dell’incontro.

Tra pochi minuti Modena affronterà l’Asseco Resovia (sempre in Polonia) ma ora il derby tutto italiano nei quarti di finale sembra seriamente concretizzarsi e la Final Four a Roma, organizzata da Perugia, rende la massima competizione continentale ancora più azzurra.

 

Civitanova, imbattuta da più di tre mesi (escluso l’ininfluente ko di Molfetta in regular season), ha dettato legge in attacco (57% di squadra) sfruttando nel miglior modo possibile la grande verve realizzativa degli scatenati Tsvetan Sokolov (27 punti, 68% in attacco, 2 muri) e Osmany Juantorena (18 marcature, 56% in fase offensiva, 2 muri): sono stati loro i due grandi protagonisti della serata, entrambi in luce quando contava davvero. Molto bene la regia di Christenson e la prestazione dell’altro martello Jiri Kovar (13 punti, 3 muri, 3 aces e 67% in ricezione). Apprezzabile la prestazione al centro di Davide Candellaro e Dragan Stankovic, Jenia Grebennikov il libero.

Il Belchatow ha provato a sfruttare il proprio muro (12 di squadra) ma la prestazione di un superlativo Mariusz Wlazly (23 punti, 4 muri, 3 aces) non è bastata per tenere a galla i polacchi che speravano di più da Winiarski (8), doppia cifra per Nikolay Penchev (12, un passato in Italia).

 

Civitanova prende il largo nella metà del primo set. Un ace di Stankovic, uno strepitoso Kovar che firma un muro e una bordata dai 9 metri valgono il 16-13. Si procede sulla linea del cambio palla prima del nuovo strappo firmato da Juantorena che spara un attacco da zona 2 e poi realizza una pipe stratosferica che vale il 21-17. Il break è letale, un tocco di seconda di Christenson vale il 23-19, la chiusura è di Sokolov con una legnata dalla seconda linea.

Nel secondo set, invece, la Lube è disattenta e lascia scappare via il Belchatow sul 14-8, prova a rientrare punto su prima. Prima con Kovar, poi con Candellaro, poi con Juantorena che sigla il 19-17 con un attacco da posto 4. Nuovo strattone dei polacchi, Stankovic però ci crede ancora: il suo muro vale il 21-19 ma è l’ultimo sussulto prima della sterzata di Wlazly e compagni.

Civitanova trova subito il break di vantaggio in avvio di terzo set poi fanno tutto Juantorena e Sokolov: tre pipe della Pantera e una sbracciata dell’opposto valgono il 13-8. Il parziale rimane però in bilico: primo tempo di Lisinac, pipe di Penchev, muro su Kovar e Sokolov, attacco di Wlazly e il Belchatow recupera lo svantaggio e passa in vantaggio sull’out di Candellaro (14-13). Si procede punto a punto, il Belchatow passa 22-21 ma qui entra in gioco Christenson che aggiusta una ricezione traballante dei compagni e alza per un immenso Sokolov. Juantorena mura Wlazly, Winiarski sparacchia out e poi ancora Wlazly sbaglia il servizio consegnando il set alla Lube.

Dopo una prima parte molto equilibrata (12-12) Civitanova trova un break fondamentale nel quarto set: mani out di Sokolov, primo tempo di Stankovic, ancora attacco di Sokolov e ace di Juantorena: 16-12 per i ragazzi di Blengini che poi subiscono il rientro di Wlazly e Winiarski. La partita si decide quando Candellaro stampa il primo tempo, Sokolov trova l’ennesimo mani fuori e Juantorena mura Wlazly. Sul 23-21 la partita è in ghiaccio, chiude un muro di Stankovic.

 

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