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Sci Alpino

Sci alpino, supergigante femminile Aspen 2017: Tina Weirather vince gara e sfera di cristallo, Federica Brignone regala il record di podi all’Italia

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Il supergigante femminile era una delle gare più attese alle finali della Coppa del Mondo di sci alpino 2016/2017: alla partenza della gara di Aspen, in Colorado, solamente quindici punti dividevano infatti le due pretendenti al trofeo di specialità, la slovena Ilka Štuhec e la rappresentante del Liechtenstein Tina Weirather.

Con il tempo di 1’11”66, è stata proprio la ventisettenne di Vaduz ad aggiudicarsi la gara odierna, e con essa anche la sfera di cristallo della specialità, la prima della sua carriera, che va ad aggiungersi alla ricca collezione di famiglia. Per Weirather si tratta del settimo successo in Coppa del Mondo, il primo stagionale, che le ha permesso di chiudere con cinque punti di vantaggio sulla rivale Štuhec, seconda sia nella classifica di disciplina che nella gara, dove ha chiuso con 35/100 di ritardo, ma che comunque può consolarsi con i trofei vinti in discesa e combinata. Da notare che Lara Gut, assente per infortunio, ottiene comunque il podio nella Coppa di disciplina grazie alle tre vittorie di inizio anno.

Per quanto riguarda invece la prova di Aspen, il terzo gradino del podio è andato all’azzurra Federica Brignone (+36/100), che regala una grande soddisfazione a sé stessa ed a tutta l’Italia sciistica: quello della ventiseienne lombarda è infatti il trentanovesimo podio per gli azzurri nel corso della stagione di Coppa del Mondo, numero che supera di una unità il record precedentemente stabilito esattamente vent’anni fa.

Quarto posto per la fresca campionessa mondiale della disciplina, l’austriaca Nicole Schmidhofer (+74/100), davanti alle connazionali Elisabeth Görgl (+1”34), Ricarda Haaser (+1”38) e Christine Scheyer (+1”46). Nella top ten anche la tedesca Viktoria Rebensburg (+1”65), la francese Tessa Worley (+1”70) e l’azzurra Elena Curtoni (+1”83). Francesca Marsaglia ha chiuso quattordicesima a 3”10 dalla vincitrice, mentre Sofia Goggia e Johanna Schnarf sono state protagoniste di rovinose cadute, al pari della statunitense Lindsey Vonn, apparentemente tutte senza conseguenze.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Pier Colombo

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