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Tiro a volo, double trap fuori dalle Olimpiadi. L’amarezza del ct Mirco Cenci: “Tre burattinai hanno ucciso un sogno”

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L’esclusione del double trap dalle Olimpiadi per far posto alla gara mista di fossa olimpica è stata ufficializzata dal Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale degli Sport di Tiro allo scopo di ristabilire la parità di genere, ma la scelta non è stata digerita affatto bene dai tecnici della disciplina. Mirco Cenci, ct azzurro del double trap, si è sfogato al termine della gara di Coppa del Mondo a New Delhi e ha espresso tutto il proprio disappunto per una decisione che va inevitabilmente ad inficiare il suo lavoro in prospettiva futura.

In pedana stavolta non c’era tensione agonistica, ma solo tanta amarezza. – ha spiegato Cenci – Provo enorme rancore nei confronti di chi a Rio mi ha stretto la mano, ma con l’altra impugnava il coltello per uccidere l’agnello sacrificale ed eliminare la più spettacolare tra le specialità del tiro a volo. Potrei star qui a raccontarvi la storia di venti anni di sacrifici e sudore sulle pedane, piuttosto che nelle sale dei grandi alberghi, dove tre burocrati decidono le sorti degli atleti. Resto dell’idea che siano tre i burattinai che hanno tirato i fili del teatrino“.

Parole al veleno che gettano ulteriori ombre sulla valutazione effettuata dal Comitato Esecutivo, una scelta che costringerà centinaia di tiratori a mutare i propri piani in vista dei Giochi di Tokyo e a decidere se proseguire col double trap senza la prospettiva olimpica o riciclarsi nel trap cambiando radicalmente anche i metodi di allenamento. Il double trap si disputò per la prima volta alle Olimpiadi intermedie di Atene 1906, per poi rientrare nel programma a cinque cerchi a partire da Atlanta 1996, e ha fruttato all’Italia tre argenti con Albano Pera (1996), Francesco D’Aniello (2008) e Marco Innocenti (2016).

mauro.deriso@oasport.it

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 Foto: Facebook Daniele Di Spigno

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