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Scherma, Coppa del Mondo 2017: cambia il quartetto, ma l’Italia della sciabola è sempre competitiva

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Un weekend di Coppa del Mondo completamente dedicato allo sciabola maschile quello appena trascorso e che ha confermato la forza dell’Italia come squadra.
Cambia il quartetto, ma il risultato è sempre lo stesso ed è uguale a quello raccolto al Trofeo Luxardo a Padova. In terra polacca a Varsavia gli azzurri si fermano ancora al secondo posto, sconfitti nuovamente in finale per una sola stoccata. Questa volta è stata la Romania di Tiberiu Dolniceanu ad imporsi 45-44 contro un’Italia che comunque ha dimostrato di essere la nazionale più competitiva in questa prima parte di stagione.

Si parlava di quartetto cambiato ed infatti sono addirittura due gli interpreti diversi rispetto a Padova. A Varsavia non era presente Aldo Montano e il suo posto è stato preso da Diego Occhiuzzi, mentre avrebbe dovuto essere in pedana anche Enrico Berrè ed invece il romano si è procurato un infortunio nell’assalto di sabato contro Luca Curatoli. Al suo posto è salito in pedana Enrico Romano, che ha comunque dato il suo contributo.

Proprio l’infortunio di Berrè preoccupa lo staff tecnico azzurro. Un problema al ginocchio e al rientro in Italia sicuramente Enrico farà tutti gli esami e la speranza è quella che non sia nulla di grave, anche perchè la stagione del romano era stata finora molto positiva, con anche il secondo posto di Dakar.

Una gara a squadre che ha parzialmente nascosto una prova individuale molto sottotono da parte degli azzurri, probabilmente la peggiore di questo prima parte di stagione. Nessun sciabolatore italiano è riuscito ad arrivare ai quarti di finale, con Samele, Occhiuzzi e Curatoli che si sono fermati negli ottavi di finale.

 

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foto Augusto Bizzi/Federscherma

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