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Karate, Europei giovanili 2017. Splendida Clio Ferracuti, oro a Sofia nei +68 kg! Argento per Michele Martina, bilancio eccellente per i colori azzurri

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Si chiude con altre due medaglie l’avventura degli azzurri nei Campionati Europei giovanili di Sofia. Nella giornata dedicata alle categorie del kumite under21, l’impresa più grande reca il marchio di Clio Ferracuti, che ha conquistato l’oro nella categoria +68 kg, battendo 3-0 in finale la slovena Kaja Budic e suggellando un percorso magistrale, nel corso del quale ha sconfitto 3-0 la svizzera Fabienne Kaufmann, ha superato ai quarti 5-0 la tedesca Charlotte Grimm e ha travolto con un altro 5-0 in semifinale la danese Sofie Abild. La giornata perfetta di Clio Ferracuti trova riscontro nello “zero” nella casella dei punti subiti, testimonianza evidente di un dominio assoluto che si è concretizzato con la conquista di una meritatissima medaglia d’oro.

Ha provato ad imitarla anche Michele Martina nella categoria 75 kg, ma l’azzurro è stato sconfitto 1-0 in finale dall’ungherese Gabor Harspataki al termine di un confronto estremamente tattico ed equilibrato, portando comunque a casa un prezioso argento. Martina aveva battuto in precedenza l’austriaco Robin Rettenbacher (3-0), il polacco Filip Wndt (9-0), il francese Maxime Relifox (2-0) e l’inglese Joe Kellaway (2-0), prima di cedere il passo nell’ultimo atto all’atleta magiaro.

Non è andata altrettanto bene agli altri italiani in gara oggi. Viola Lallo (61 kg), Silvia Semeraro (68 kg) e Simone Marino (+84 kg), tra i più attesi alla vigilia degli Europei giovanili, si sono dovuti accontentare del quinto posto. La Lallo non ha affatto sfigurato e ha battuto in sequenza l’ungherese Renata Vivien Gyorivanyi, la polacca Sara Elwart (4-1) e la francese Laura Sivert (5-0), prima di arrendersi in semifinale con un netto 0-6 alla portoghese Alexandra Silva e perdere 3-5 la finale per il bronzo contro l’austriaca Mariam Elaswad.

Sorteggio sfortunato, invece, per Silvia Semeraro, che nel primo turno ha ceduto il passo (0-2) alla francese Lea Avazeri, laureatasi poi campionessa europea. L’azzurra ha avuto accesso ai ripescaggi, durante i quali ha sconfitto 2-0 l’austriaca Nina Vorderleitner, ha superato per hantei (2-2) l’ucraina Kateryna Bihych e ha poi perso sempre per hantei (1-1) contro la svizzera Dielza Ulluri nella finale per il terzo gradino del podio.

Stessa sorte per Simone Marino, eliminato al primo turno dal turco Alparslan Yamanoglu, che ha sconfitto 2-1 l’azzurro e si è poi aggiudicato la medaglia d’oro, concedendo all’azzurro un’occasione per lottare per il bronzo attraverso i ripescaggi. Marino ha superato 3-2 il danese Jacob Diaz, ripetendosi contro il norvegese Ismail Bellemkhannate (3-2), ma non è stato altrettanto incisivo contro il croato Filip Barac, che lo ha battuto 5-3, impedendogli di salire sul podio e di bissare il bronzo ottenuto nella tappa parigina della Premier League.

Discreta la prova di Francesa Cavallaro (55 kg), eliminata ai quarti dalla scozzese Rebecca Craig (1-2), mentre Roberto Ferraiolo (60 kg) e Luca D’Agui (67 kg) si sono arresi agli ottavi rispettivamente contro l’azero Eljan Mammadrzayev (2-5) e l’ucraino Kyrylo Ryaboshapko (3-4). Giuseppe Tesoro (84 kg), infine, ha ceduto al primo turno per hantei (1-1) contro il croato Enes Garibovic, che ha poi vinto l’oro, ed è stato sconfitto 2-3 ai ripescaggi dall’ungherese Daniel Gyorgy. Il bilancio della spedizione azzurra in Bulgaria resta comunque estremamente positivo. L’Italia ha concluso al secondo posto nel medagliere con 6 ori, 3 argenti e 4 bronzi, alle spalle soltanto della Francia, che rispetto al Bel Paese può vantare appena un argento in più. I segnali emersi da Sofia, dunque, sono molto incoraggianti e in vista dei Giochi Olimpici in progrmama a Tokyo nel 2020 l’Italia potrà giocarsi diverse carte per provare a scrivere pagine importanti di storia dello sport azzurro.

mauro.deriso@oasport.it

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 Foto: Twitter WKF

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