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Equitazione, Salto Ostacoli. FEI Nations Cup 2017, la prima divisione europea inizia ad aprile da Lummen. Italia mina vagante, Germania in pole position

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Inizierà nel weekend l’edizione 2017 della FEI Nations Cup™ Jumping Series, ma a dare il via alle danze saranno due sole leghe, il girone North and Central America & Caribbean e il girone Middle East con la tappa di Abu Dhabi sui campi dell’Al Ain Equestrian, Shooting & Golf Club in cui gareggerà anche l’Italia, pur senza possibilità di far punti. Gli azzurri, infatti, dovranno attendere l’inizio della Europe Division 1, che prenderà il via ad aprile a Lummen, in Belgio. La FEI Nations Cup è la gara a squadre più longeva in assoluto e si appresta a compiere 108 anni, coinvolgendo quest’anno ben 46 nazioni che si sfideranno nei gironi di qualificazione in 4 differenti aree (Europe Division 1 e 2, Middle East e North and Central America & Caribbean). Alla finale di Barcellona prenderanno parte 18 squadre (più la Spagna, squadra ospitante, se non qualificata) nella location che ha ospitato i Giochi Olimpici del 1992.

La prima divisione europea della Coppa delle Nazioni sarà distribuita su otto tappe e inizierà da Lummen (26-30 aprile) per proseguire a La Baule (11-14 maggio), Roma (24-28 maggio), San Gallo (1-4 giugno), Rotterdam (22-25 giugno), Falsterbo (13-16 luglio), Hickstead (27-30 luglio) e Dublino (9-13 agosto) in un percorso che culminerà nella finale di Barcellona, in programma tra il 28 settembre e l’1 ottobre. La prima novità del 2017 consiste nel numero delle nazioni presenti nella Europe Division 1, che saranno 8 anziché 10. L’Italia dovrà dunque vedersela con Olanda, Irlanda, Germania, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna, ma fanno rumore le assenze di Gran Bretagna e Belgio, retrocesse nel corso della passata stagione.

Gli azzurri prenderanno parte a sei appuntamenti (Lummen, Roma, San Gallo, Rotterdam, Falsterbo e Dublino) e dovranno ottenere i punti necessari per qualificarsi alla finale di Barcellona, tenendo presente che ai fini della classifica saranno tenuti in considerazione i migliori quattro risultati sul circuito. In occasione di ogni tappa saranno assegnati 100 punti alla nazione vincitrice, 90 alla seconda, 80 alla terza, 70 alla quarta, 60 alla quinta, 55 alla sesta, 50 alla settima e 45 all’ottava e saranno poi contemplati i 4 piazzamenti migliori ai fini della classifica che determinerà la nazione che retrocederà e le 7 che accederanno alla finale, a cui parteciperanno anche due squadre della Europe Division 2, due del girone nordamericano, due del Medio Oriente, oltre a due team sudamericani, due asiatici e una squadra africana.

L’Italia si presenterà con una squadra affiatata che, dopo aver evitato la retrocessione qualificandosi con l’ultimo posto disponibile per la finale dello scorso anno, si è distinta a Barcellona conquistando una prestigiosa quarta piazza nell’appuntamento più importante della competizione, un buon viatico per presentarsi con rinnovate ambizioni sul circuito e puntare a costituire la classica mina vagante del lotto delle partecipanti. L’obiettivo degli azzurri consisterà in primis nell’evitare la retrocessione, ma non è escluso che i cavalieri italiani possano togliersi anche qualche bella soddisfazione nella Coppa delle Nazioni, in virtù della compattezza di un gruppo che può far leva sull’Aviere scelto Lorenzo De Luca, sul Caporal maggiore dell’Esercito Alberto Zorzi e sul Carabiniere scelto Emanuele Gaudiano, oltre che sul prezioso contributo di Piergiorgio Bucci, Gianni Govoni, Bruno Chimirri e Michael Cristoforetti, quest’ultimo convocato anche per Al Ain insieme a Emilio Bicocchi, Paolo Paini, Francesco Turturiello e Simone Coata.

De Luca è attualmente secondo nel girone Europa Occidentale di Coppa del Mondo di Salto Ostacoli, mentre Zorzi ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio in occasione del Gran Premio CSI5*-W di Oslo. Qualche buon riscontro è arrivato anche da Govoni e Bucci, mentre Gaudiano è reduce da una stagione con pochi alti e tanti bassi, pur costituendo ancora un importante punto di riferimento per il team azzurro.

Nel 2016 fu la Germania ad imporsi nel CSIO5* di Barcellona al termine di un avvincente barrage a due vinto da Marcus Ehning contro il britannico Nick Skelton. La squadra tedesca partirà in pole anche quest’anno, forte di un gruppo che include, oltre a Ehning, anche Daniel Deusser, Christian Ahlmann e Ludger Beerbaum. Ma l’egemonia teutonica rischia di essere insidiata dalla Francia di Kevin Staut e Simon Delestre e dalla Svizzera di Steve Guerdat e Romain Duguet. Non saranno da sottovalutare neppure la Svezia di Rolf-Goran Bengtsson, l’Irlanda di Denis Lynch, l’Olanda di Maikel Van Der Vleuten e la Spagna dell’astro nascente Eduardo Alvarez Aznar, ma l’Italia ha tutte le carte in regola per giocarsela ad armi pari con questi quattro avversari e provare anche ad insidiare le corazzate del girone in una competizione in cui il gruppo conta più delle individualità.

mauro.deriso@oasport.it

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 Foto: FISE

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