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Vela, Coppa del Mondo Miami 2017: il potenziale c’è, Italia competitiva su più fronti

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La vela italiana dimostra il suo valore nel primo vero appuntamento post Rio 2016. Il rammarico per non aver raccolto nemmeno una medaglia a Rio dopo un quadriennio da 8 in pagella è ancora grande ma anche la settimana appena trascorsa a Miami testimonia il momento positivo di un movimento che continua a contare su diverse punte.

Senza 470 femminili, gli azzurri sono riusciti a centrare le finali in tutte le discipline in cui erano iscritti. In un contesto di gara di livello dove mancavano tuttavia nazioni come Australia e Nuova Zelanda, il Direttore Tecnico Michele Marchesini ha potuto trarre indicazioni importanti sopratutto dai giovani. Dalle conferme del windsurf con Mattia Camboni e Daniele Benedetti avviati a un altro duello verso Tokyo 2020 a Marta Maggetti, la giovane cagliaritana diventata realtà anche tra le senior.

Non sembrano aver patito il salto tra i grandi nemmeno Maria Ottavia Raggio e Paola Bergamaschi, subito in Medal nei 49er FX. Orfani delle campionesse mondiali ed europee Giulia Conti e Francesca Clapcich, l’Italia ha probabilmente trovato un altro 49er FX competitivo in vista dei Giochi giapponesi. Stesso discorso per il Nacra 17 con Lorenzo Bressani e Caterina Marianna Banti brillanti quinti. In attesa di conoscere i programmi degli ingegneri volanti Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, Rufo insieme alla nuova prodiera si conferma velista poliedrico e di talento.

Le buone notizie arrivano anche dalle barche meno brillanti nel recente passato. Il 470 di Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò ha infatti dato seguito ai bei risultati ottenuti nel campionato nordamericano lottando sino alla fine per il podio. Ottimi riscontri dagli allenamenti invernali anche per Silvia Zennaro, apparsa in crescita nei Laser radial e per Enrico Voltolini, anche lui nella top ten dei Finn.

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