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Ciclismo

Giro d’Italia 2017, un cast stellare che fa tremare anche il Tour de France. Manca solo Froome. Quintana sfida Nibali e Aru

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L’edizione numero 100 del Giro d’Italia si annuncia memorabile. Mai come questa volta il cast dei partecipanti appare stellare, senza nulla da invidiare a quello del Tour de France.

La corsa rosa, d’altronde, negli ultimi anni ha attirato un numero sempre maggiore di campioni, attratti dal fascino di una tradizione secolare e da un percorso caratterizzato da scenari spettacolari e senza eguali al mondo.

E’ chiaro che l’appuntamento del centenario genererà interessanti prospettive anche dal punto di vista economico, fattore che di certo ha ‘agevolato’ la scelta di alcuni corridori.

Escluso il britannico Chris Froome, al Giro vedremo all’opera i migliori interpreti planetari delle corse a tappe. L’attesa principale sarà tutta per l’attesissimo scontro diretto tra Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Per anni compagni di squadra in Astana, i fuoriclasse del pedale tricolore si affronteranno per la prima volta in un duello corpo a corpo, senza esclusione di colpi. Una sfida che affascina e divide. Chissà che l’Italia non possa rivivere un dualismo popolare che riporti alla mente i tempi di Moser e Saronni, per non scomodare i mitici Coppi e Bartali.

Un altro, attesissimo attore protagonista sarà il colombiano Nairo Quintana. Il vincitore della Vuelta 2016 tornerà al Giro dopo l’edizione vinta nel 2014 davanti a Fabio Aru. Il capitano della Movistar andrà a caccia dell’ormai quasi utopistica accoppiata Giro-Tour, riuscita per l’ultima volta a Marco Pantani nel 1998. Un’impresa rivelatasi irrealizzabile in passato per fenomeni del calibro di Nibali e Contador, con lo stesso Froome che, per ora, non ha mai raccolto il guanto di sfida. Quintana, dunque, proverà a consacrarsi nella leggenda del ciclismo: sarà lui, sulla carta, il vero favorito per la vittoria finale.

Il parco dei big non finisce di certo qui. Il Team Sky punterà con decisione sul gallese Geraint Thomas e sullo spagnolo Mikel Landa, entrambi chiamati ad un vero e proprio esame di maturità per dare una svolta definitiva alle rispettive carriere.

L’Olanda non ha mai vinto il Giro d’Italia. Tuttavia, mai come questa volta, esistono i presupposti per sfatare il tabù. Gli orange caleranno un vero e proprio tris d’assi, capeggiato da Steven Kruijswijk, a lungo in maglia rosa lo scorso anno, senza dimenticare Tom Dumoulin e Bauke Mollema.

Anche la Francia coltiverà ambizioni di altissima classifica con il finora incompiuto Thibaut Pinot, reduce da un 2016 da dimenticare, ma con un terzo posto ottenuto al Tour 2014, quello vinto da Vincenzo Nibali.

Chi mancherà dunque tra i grandi big internazionali? Froome, come detto, ed anche il francese Romain Bardet, secondo nell’ultima edizione della Grande Boucle. Da citare anche lo spagnolo Alberto Contador, comunque in parabola discendente. Al Tour, tuttavia, quest’anno non parteciperanno, salvo cambiamenti nei rispettivi programmi, Nibali ed Aru, già proiettati sulla Vuelta. Risulta chiaro, dunque, come il cast del Giro sia sostanzialmente equivalente a quello del Tour de France.

federico.militello@oasport.it

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