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Calcio, Serie A. Bastoni e Melegoni, giovani e italiani. Il modello Atalanta fa proseliti

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In un calcio sempre più monopolizzato dagli sceicchi e dai magnati cinesi, si riducono inesorabilmente gli spazi per emergere destinati alle piccole realtà di provincia. In Italia tuttavia è in atto un’autentica rivoluzione, che nasce dalla programmazione e dalla riscoperta del settore giovanile. Un vivaio, in particolare, è divenuto da tempo il modello di riferimento da cui trarre ispirazione per rilanciare il calcio italiano, mortificato dal confronto con la Spagna, la Germania e l’Inghilterra, dove i milioni sul mercato si sprecano persino per calciatori di seconda fascia.

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini rappresenta l’esempio da seguire per dare nuova linfa alle ambizioni dell’Italia, valorizzando cioè il materiale umano a disposizione di uno dei settori giovanili storicamente più floridi del calcio nostrano. La recente vittoria contro la Sampdoria, la dodicesima in sole 21 partite di campionato, reca anche la firma di due ragazzi classe ’99, Alessandro Bastoni e Filippo Melegoni, scesi in campo a sorpresa dal primo minuto con una personalità inconsueta per due minorenni.

Bastoni, in particolare, ha sfoderato una prestazione impeccabile nel ruolo di centrale di sinistra della difesa a tre, mostrando un’eccellente elevazione nel gioco aereo e carisma da vendere nei disimpegni e assicurando tranquillità all’intero reparto soprattutto nelle concitate battute finali quando le gambe tremavano più agli altri che a lui. Il futuro dell’Atalanta è tutto suo, ma anche Melegoni si è fatto notare per l’eleganza con cui smista il gioco, sebbene abbia sofferto maggiormente l’emozione dell’esordio inducendo il tecnico a sostituirlo anzitempo.

La sua in ogni caso non è una bocciatura, anzi è il preludio ad un avvenire da protagonista, quello che già sta vivendo ora un suo ex compagno di reparto, Roberto Gagliardini, classe ’94, esploso quest’anno dopo diverse stagioni di gavetta e ceduto a suon di milioni all’Inter, dove è già diventato un perno insostituibile del centrocampo di Pioli. Suo coetaneo è Andrea Conti, terzino destro capace di svolgere entrambe le fasi del gioco con grande abilità e dotato di un cambio di passo fulminante che gli consente di arrivare sul fondo con frequenza e sfornare assist per i compagni. Conti è un punto fisso dell’Under21 di Gigi Di Biagio, ma c’è da giurare che dopo gli Europei in Polonia si scatenerà un’asta tra le big per aggiudicarsi un autentico gioiello del nostro calcio. Asta scongiurata invece per Mattia Caldara, che la Juventus ha già messo in cassaforte per l’estate 2018, sborsando ben 15 milioni per acquisirne il cartellino e lasciandolo in prestito agli orobici per un’altra stagione e mezza.

Caldara andrà a formare con Rugani la difesa del futuro della Juventus, trafitta di recente tra l’altro in Coppa Italia dal giovanissimo ivoriano Emmanuel Latte Lath, che ha battezzato la maggiore età con il primo gol tra i professionisti proprio contro i campioni d’Italia, tipico indizio di una carriera da predestinato. Gli addetti ai lavori raccontano di altri tre ragazzi classe ’99 in rampa di lancio, Christian Capone, Alessandro Mallamo e Enrico Del Prato, ma per loro il verdetto del campo arriverà con cautela nei prossimi mesi.

Il modello Atalanta intanto raccoglie sempre più proseliti anche tra le grandi del calcio italiano. La Juventus ha lanciato infatti nella mischia Daniele Rugani e Stefano Sturaro, divenuti due elementi fondamentali nelle rotazioni di Allegri. Il Milan fa grande affidamento su Simone Romagnoli, Manuel Locatelli e soprattutto Gianluigi Donnarumma, che a 17 anni è già ritenuto uno dei migliori portieri al mondo, erede designato di Gigi Buffon. Il Sassuolo punta molto sulla qualità di Lorenzo Pellegrini, Matteo Politano e Domenico Berardi, dalle cui giocate dipendono le sorti della compagine emiliana. La Fiorentina, infine, si gode il talento di Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, che si apprestano a diventare due punti fermi della Nazionale e stanno incantando la platea del Franchi a suon di giocate d’alta scuola che riportano alla mente le gesta di Antognoni, Baggio e Batistuta.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Atalanta B.C.

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