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Nuoto, Mondiali Windsor 2016: ritorno al futuro per Federica Pellegrini nei 100 stile libero. Un esame probante in Canada

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Chissà quanti e quali pensieri avranno affollato la mente di Federica Pellegrini, reduce dalla giornata trionfale di ieri nei Mondiali di vasca corta a Windsor (Canada).

Il successo nei 200 stile libero contro la lady di ferro Katinka Hosszu e l’argento nella 4×100 stile libero sono dati incontrovertibili circa la grande motivazione dell’atleta e l’impegno profuso in allenamento. Un lavoro che ha dato i suoi frutti alla prova dei fatti in un contesto nel quale, pur con tante assenze, le avversarie erano di valore.

Nel day 2 la campionessa di Spinea è come se si mettesse al volante di una Delorean e, andando alla velocità di 88 miglia orarie, tornasse indietro nel tempo guardando al futuro. Un paradosso racchiuso in una specialità: i 100 stile libero.

Ebbene sì, i 100 metri sono per Federica il primo amore, la gara che l’ha lanciata alla ribalta nel contesto italiano, facendola scoprire al grande pubblico ed ora decisa a tornare alle origini per il suo progetto “Tokyo 2020”. L’atleta azzurra infatti è consapevole, come anche il suo allenatore Matteo Giunta, che con l’avanzare dell’età il grado di sopportazione di certi carichi potrebbe far pagare il conto. E’ per questo che il ricorso ad allenamenti specifici nella velocità, oltre che portare benefici negli amati 200 sl, è funzionale anche alla distanza più breve. Del resto i riscontri cronometrici dell’ultimo periodo dimostrano che è proprio quest’ultima prova quella nella quale l’italiana ha compiuto i maggiori progressi. Probabilmente è partendo da questo aspetto che la campionessa di Spinea ed il suo staff si aspettano risposte ed il contesto iridato è ideale.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Federica Pellegrini

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