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Doping: il calderone russo esploderà nel 2017

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La Russia è stata per tutto il 2016 al centro dell’attenzione per quanto riguarda la piaga del doping: l’anno si era infatti aperto con il caso meldonium, che appare però come una goccia nell’oceano alla luce di quanto è venuto fuori nei mesi successivi. La pubblicazione, in due fascicoli, del rapporto McLaren ha infatti messo in luce la presenza di un sistema organizzato per eludere i controlli antidoping, in particolare nelle manifestazioni organizzate in Russia, compresi i Giochi Olimpici di Sochi 2014.

Già nel corso dell’anno che sta per concludersi, la Russia ha pagato pesantemente le sue falle con l’esclusione da tutte le competizioni internazionali di atletica leggera, ed ha potuto partecipare a Rio 2016 con una delegazione decurtata rispetto a quella presentata inizialmente, vista l’esclusione di tutti gli atleti che già in passato avevano avuto problemi con l’antidoping. L’impressione, però, è che sarà il 2017 a riservare i fuochi d’artificio più scoppiettanti.

Fino ad ora, infatti, non sono ufficialmente stati fatti nomi, anche se il rapporto McLaren sembra contenere le prove che dovrebbero portare alla squalifica di molti atleti di spicco ed alla riscrittura di podi e classifiche. Sotto osservazione ci sono proprio le Olimpiadi invernali di Sochi 2014, dove la Russia padrona di casa vinse il medagliere con tredici ori e trentatré medaglie totali. Il CIO ha già annunciato che verranno rianalizzati tutti i campioni degli atleti russi prelevati a Sochi 2014 ed a Londra 2012, ed è molto probabile che la Russia debba perdere altre medaglie dopo le tante che già le sono state sottratte per quanto riguarda Pechino 2008 e la stessa Londra 2012.

Sotto osservazione ci sono in particolare lo sci di fondo ed il biathlon, ma non è detto che le altre discipline non vengano colpite. Altre analisi potrebbero riguardare i Mondiali di atletica leggera di Mosca 2013, altra competizione finita sotto la lente d’ingrandimento della commissione presieduta da Richard McLaren. Nel frattempo, molte federazioni internazionali stanno cancellando le competizioni previste in Russia: i Mondiali di bob e skeleton e la tappa russa della Coppa del Mondo di biathlon sono già stati riprogrammati dopo che diversi atleti di caratura internazionale avevano minacciato il boicottaggio.

giulio.chinappi@oasport.it

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