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Tennis, Coppa Davis 2016: la vittoria della Garra Charrúa argentina e della rinascita di Juan Martin Del Potro

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E’ festa Argentina a Zagabria, con la selezione di Daniel Orsanic capace di portare a casa la prima Coppa Davis della sua storia, al termine di un week-end infinito contro la Croazia, chiuso solamente al quinto match dalla vittoria di Federico Delbonis su Ivo Karlovic per 6-3, 6-4, 6-2.

E pensare che dopo il terzo incontro l’Insalatiera sembrava aver ormai preso i binari che portavano nel Paese dell’ex Jugoslavia, con il numero 6 del mondo Marin Cilic capace di sconfiggere Delbonis e il doppio composto da Guido Pella e Juan Martin Del Potro, ritrovandosi con due set di vantaggio nel singolare decisivo contro il gigante di Tandil. Cilic era a solamente 6 game dal coronamento di una stagione strepitosa, nella quale in 28enne è riuscito a trionfare nel Masters 1000 di Cincinnati, raggiungendo la sesta posizione ranking ATP, ma non è riuscito a concretizzare l’occasione, con Del Potro che dopo una maratona di oltre 5 ore è riuscito a pareggiare il conto sul 2-2.

Anche per il mancino si tratta del culmine di una stagione più che positiva, che lo ha visto tornare ad altissimi livelli dopo numerosi infortuni, conquistando anche la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio. Dai suoi successi contro Cilic e Karlovic sono arrivati punti preziosi, con l’impresa completata dall’affermazione di Delbonis, proprio sul colosso croato, in tre set.

Una vittoria conquistata con grinta, fatica, sacrificio e brivido, per dirla alla sudamericana Garra Charrúa, il fattore in più che caratterizza da sempre l’animo argentino sia nello sport, sia nella vita. Sudato, meritato, e anche un po’ romantico il successo degli albiceleste, che sollevano finalmente il più importante trofeo per Nazioni, a 39 anni dal primo Slam di Guillermo Vilas, il più grande tennista dello sport argentino.

Foto: pagina Facebook Juan Martin Del Potro

gianni.lombardi@oasport.it

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