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MotoGP, GP Valencia 2016 – Pagelle: Iannone alla Verstappen, addio in grande stile per Jorge Lorenzo. Marc Marquez si sveglia tardi…

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Va in archivio anche la MotoGP 2016. Jorge Lorenzo lascia la Yamaha con un trionfo, con un weekend strepitoso, la fine di un matrimonio felice che ha partorito 44 vittorie, 39 pole e 3 titoli iridati. Il maiorchino chiude la sua stagione così come l’aveva iniziata, vincendo, e lanciandosi al meglio verso l’avventura in Ducati, che inizierà ufficialmente fra due giorni con i primi test sulla Desmosedici, sempre a Valencia. Jorge coglie il quarto successo del 2016, solo uno in meno rispetto al Campione Marc Marquez, il quale da par suo avrebbe voluto salutare tutti con un’altra vittoria: una partenza infelice ed un risveglio tardivo rendono però vano il furente tentativo di rimonta sul Martillo. Terzo si classifica uno strepitoso ed orgoglioso Andrea Iannone, alla sua ultima gara con la scuderia di Borgo Panigale. Marc e Andrea vincono le svariate battaglie consumatesi alle spalle del maiorchino solitario. Un trenino spesso serrato in cui si sono distinti Rossi e Iannone, con il pesarese più forte e audace in curva e con la Ducati in recupero sul dritto, con molti sorpassi, repliche, staccate ed emozioni. Pane quotidiano per Rossi, ma anche per Iannone, davvero agguerrito e volitivo nel suo ultimo GP con la Rossa. Anche per lui, come per Lorenzo, ha di certo avuto un peso il sottile piacere della rivalsa per condire i saluti… L’abruzzese e Vale se le danno di santa ragione, salvo poi cedere a Marquez nel finale. Alle spalle del Dottore, quarto, il suo futuro compagno di box Maverick Viñales, poi Espargaró Pol e Andrea Dovizioso, settimo e platonicamente ridimensionato nel confronto con il compagno di squadra dopo le recenti ottime uscite. Chiude la top-10 Alvaro Bautista con un’Aprilia che può salutare il Mondiale 2016 fiduciosa e sorridente. PAROLA ALLE PAGELLE!

Lorenzo: 10. Un addio in grande stile. Il matrimonio vincente con la Yamaha si chiude con un weekend perfetto, così com’è solitamente lui quando è “sereno” e riesce a prendere ben presto il comando delle operazioni. Ritrovato Martillo di Valencia, Aquila solitaria del Motomondiale: a Borgo Panigale lo aspettano a braccia aperte…

Iannone: 8. Arriva terzo, ma è colui che più contribuisce a rendere vibrante il GP della Comunità Valenciana. Quando resta “in piedi” è un piacere per gli occhi, è uno di quei personaggi che fanno bene allo spettacolo degli sport motoristici. Un po’ come un tale Max Verstappen… Addio (o arrivederci?) alla Ducati tra stilettate rancorose e dichiarazioni d’amore: l’Andrea enigmatico che nessuno capirà mai. Anche per questo piace.

Marquez: 7. La frizione lo tradisce in partenza, le bagarre di inizio e metà gara lo rallentano in maniera decisiva. Si sveglia tardi, forse perché la fame c’è ma non è quella dei giorni migliori… Pare non voglia osare, poi si ricorda che si sta gareggiando a Valencia per l’ultima volta nel 2016 e inzia a spingere come un ossesso. Fosse durata due giri in più…

Pol Espargaró: 6,5. L’aria di casa gli fa bene. Sesto in griglia e in gara, con diligenza e spirito combattivo.

Rossi: 6,5. Più che per il piazzamento finale, per l’esimio contributo allo spettacolo della gara. Perde gli scontri diretti con Iannone e Marquez, ma la domanda ultima resta sempre la stessa: come farà il Motomondiale a sostituire, un giorno, VR46…?!

Bautista: 6. Decima top-10 stagionale, l’Aprilia può salutare il 2016 con un sorriso, fiduciosa per un futuro ancora migliore…

Viñales: 6-. Voglioso ma non troppo, ne deriva così un GP personale da “incompiuto”. Testa già alla Casa dei Tre Diapason ed alla futura, nuova, iper-stimolante convivenza con Mister Motociclismo.

Dovizioso: 5. Si concede una domenica tranquilla (pure troppo), dopo tre weekend ad alti livelli. Soffre parecchio il mal di Spagna, preferirebbe correre sempre in Asia: Qatar, Giappone, Malesia…

Pedrosa: 4,5. Ha fatto di tutto per non saltare l’appuntamento con il GP a lui più caro, ma si è autoeliminato dopo pochi giri. Dolorante, fisicamente e psicologicamente.

Hernandez: 2. Sesto ritiro dell’anno, oggi dopo appena quattro giri. Si classifica all’ultimo posto fra i piloti “a pieni appuntamenti”: necessario confermarlo in MotoGP? Sponsor a parte…

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: Marco Fattori

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