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Formula 1

F1, GP Brasile 2016 – Gara: tanta pioggia per nulla. Il poleman Hamilton precede Rosberg dopo una corsa infinita. Show Verstappen (3°), 5° Vettel

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Lewis Hamilton più forte anche della pioggia, dell’oscurità e dello scorrere del tempo… Dopo una gara infinita caratterizzata da condizioni meteo perennemente al limite, incidenti, interruzioni e chi più ne ha più ne metta, il britannico della Mercedes conquista anche il GP del Brasile 2016 (terza vittoria consecutiva), precedendo ancora una volta il compagno di squadra Nico Rosberg. Il tedesco si difende alla grande e porta a casa un secondo posto d’oro: gli basterà arrivare terzo ad Abu Dhabi per conquistare il primo titolo iridato della sua carriera.

Max Verstappen chiude il podio più bagnato della stagione, dopo una prova strabiliante fatta di numeri veri e zero scorrettezze. Solo applausi stavolta, per l’olandese che divide e regala spettacolo a profusione. Ancora delusione Rossa by Ferrari: Sebastian Vettel è quinto, Kimi Raikkonen è out, ma salvo, dopo un incidente che poteva davvero costargli caro.

La cronaca. Partenza neutraIizzata, primi sette giri dietro la Safety Car; pensate, il francese della Haas Romain Grosjean era finito out già prima della gara, durante un “giro di riscaldamento”. Pioggia davvero torrenziale a Interlagos…

Ripresa la corsa “vera”, Max Verstappen infila subito un Raikkonen distratto, mentre Sebastian Vettel finisce in testacoda all’undicesimo giro; pit stop riparatore con montaggio delle intermedie, per il tedesco, un azzardo preso in precedenza dai team che vedevano i loro piloti già molto indietro.

Al 14° giro di nuovo Safety Car in pista, causa incidente accorso allo svedese Marcus Ericsson (Sauber), prima vittima di aquaplaning con gomme intermedie… Nemmeno il tempo di ripartire e Kimi Raikkonen rimane vittima di un pericolosissimo incidente, con la sua Rossa in versione trottola che attraversa il rettilineo del traguardo dove le monoposto arrivavano a folle velocità (clicca qui per visualizzare il video dell’incidente).

Un rischio enorme per il finlandese della Ferrari, che salva la pelle solo grazie alla buona sorte ed ai riflessi dei colleghi che stavano sopraggiugendo in quel momento. Bandiera rossa e gara giustamente sospesa per circa un’ora.

Il GP riprende dal giro 21/71, dietro la Safety Car con l’obbligo per tutti di montare gomme full wet. Fino alla tornata numero 29 non c’è competizione “libera”, ma Jolyon Palmer (Renault) finisce addosso a Daniil Kvyat (Toro Rosso) anche in queste condizioni: pista impraticabile, potenzialmente pericolosa nonostante la pioggia sia diventata quasi normale. Persistono infatti i problemi legati alla scarsa visibilità ed alla bassa aderenza, con l’asfalto brasiliano che non drena l’acqua piovana come dovrebbe.

Ma dopo un’altra quarantina di minuti di stop, nel momento probabilmente peggiore a livello di condizioni-meteo, Charlie Whiting decide insipiegabilmente di riaprire la contesa (trascorsi prima un paio di giri dietro la solita Safety). Ed è di nuovo l’impavido Max Verstappen a mostrarsi il più “adatto” ai torrenti di Interlagos: sorpasso pazzesco su Nico Rosberg e numero da circo per tenere la sua Red Bull in pista dove quasi tutti gli altri piloti avrebbero fatto una brutta fine… Fenomenale.

Solo la sosta ai box toglie l’olandesino dal sandwich Mercedes: al giro 47/71, Hamilton primo con 18 secondi di vantaggio su Rosberg; terzo Perez, quarto Sainz, quinto Verstappen (il migliore con le intermedie), sesto Vettel, settimo Nasr, ottavo Alonso, nono Hulkenberg, decimo Ricciardo.

Alla tornata successiva, il botto di Felipe Massa che fa riapparire la Safety Car e, soprattutto, pone fine nel peggiore dei modi all’ultimo GP casalingo dell’italo-brasiliano della Williams. Lacrime, applausi e grandi emozioni per Felipe, sugli spalti, ai box e…a casa.

La gara riprende al giro 55/71, con i distacchi annullati, la pioggia intensa e il cielo plumbeo più che mai. Fino alla bandiera a scacchi (oltre tre ore di competizione, interruzioni incluse) succedono “solo” tre cose fondamentali: Hamilton scappa via, Rosberg amministra la preziosa piazza d’onore e Verstappen firma l’ennesimo show di giornata con una rimonta incredibile che lo porta dritto sul podio. Il GP del Brasile 2016 ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che la F1 bagnata piace, diverte, emoziona, fa storia. Non toglietecela più per favore!

L’ORDINE D’ARRIVO

giuseppe.urbano@oasport.it

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