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Ciclismo, Jakub Mareczko: il 2017, l’anno per il definitivo salto di qualità?

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Jakub Mareczko è senz’ombra di dubbio uno dei migliori giovani del ciclismo italiano. Si può dire, senza esagerare, che lo sia anche a livello mondiale. I suoi ultimi risultati, il bronzo mondiale U23 su tutti, lo testimoniano chiaramente. In Qatar, fu battuto nella volata conclusiva soltanto da due come il norvegese Kristoffer Halvorsen e il tedesco Pascal Ackermann, rispettivamente oro e argento iridati. Nonostante il successo di rilievo sia arrivato soltanto quest’anno, anche nelle passate stagioni, Mareczko ha saputo cavarsela egregiamente.

Nato a Jarosław, di chiare origini polacche (lo si intuisce anche dal nome e cognome), il bresciano dell’attuale Wilier-Southeast debuttò nella categoria Under 23 nel 2013, anno in cui raccolse tre successi. I due anni seguenti, tuttavia, saranno quelli in cui Kuba (com’è spesso soprannominato) darà il meglio di sé, inanellando tredici successi a stagione. Tra le varie corse vinte, anche la Vicenza-Bionde, il Circuito del Porto-Trofeo Arvedi, una tappa della Vuelta a Venezuela e del Tour of Hainan e sette frazioni e la classifica generale del Tour of Taihu Lake.

È proprio il 2014 l’anno in cui viene sottoscritto il contratto da pro con la Southeast. Fino ad ora tante vittorie, la maggior parte delle quali, date le sue doti da sprinter, si sono risolte con delle volate. In questa stagione son ben nove i successi, ultimo quello del Tour of Yancheng, gara cinese di 150 km. Nel 2017, dunque, potrà certamente fare il tanto atteso salto di qualità.

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Foto: Pagina Facebook Jakub Mareczko

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