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Volley, SuperLega – Terza giornata, le pagelle: Papi immortale, Sabbi killer, Lanza decisivo, Ngapeth e Juantorena ok

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Nel weekend si è disputata la terza giornata della SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile. Di seguito le consuete pagelle che evidenziano i top e flop del turno.

 

SAMUELE PAPI: 10. Immenso, infinito, inimitabile, eterno. Da clonare. Un monumento vivente. La classe non si smarrisce mai e a 43 anni suonati uno dei miti della Generazione dei Fenomeni batta ancora un colpo da maestro come solo lui sa fare.

Entra nel secondo set quando la sua Piacenza, ancora a secco di vittorie, è in difficoltà contro la lanciatissima Verona. Da quel momento giocherà da schiacciatore titolare: determinante turno al servizio nel terzo set (vinto), ovazione del pubblico e poi sigla il punto che vale la vittoria al tie-break. Tutti i compagni gli saltano addosso: sa ancora regalare emozioni. Un esempio per tutto il movimento. Un 10 e lode alla carriera, alla 27esima stagione consecutiva nel massimo campionato.

 

GIULIO SABBI: 10. Che gladiatore! A Molfetta si alza solo per lui e l’opposto non delude praticamente mai, surclassando Vibo Valentia con 35 marcature e un pazzesco 57% in fase offensiva. Il suo record assoluto di 42 punti (primato assoluto per il massimo campionato italiano) non era poi così lontano. Se si fosse giocato anche il tie-break…

 

TSVETAN SOKOLOV: 9. La miglior partita dell’opposto bulgaro da quando è rientrato in Italia. A Latina sciorina grande volley e mostra i muscoli, facendo capire che può davvero indirizzare le partite per la sua Civitanova: 23 punti, 53% in attacco, 4 muri, 2 aces.

UROS KOVACEVIC: 9. La prestazione dello schiacciatore di Verona può essere passata inosservata visto che la sua Verona ha perso a Piacenza nella grande giornata dell’eterno Papi e del buon Hernandez (oltre che al debutto tanto discusso di Leo Marshall). Un giocatore che però segna 27 punti con il 61% in attacco, mette a terra 5 aces e riceve col 42% non può non meritare una menzione speciale.

FILIPPO LANZA: 9. Un campione che decide in solitaria una partita, nel momento più caldo e difficile. Trento è sotto 10-5 nel tie-break contro la scatenata Padova che pregusta l’impresa ma il capitano dei dolomitici non ci sta e decide di scatenarsi: 4 attacchi e 2 aces finali per ribaltare la contesa e trascinare i vicecampioni d’Europa verso il successo.

 

SIMONE BUTI e LUCIANO DE CECCO 8. I migliori in campo tra le fila di Perugia, decisivi per la vittoria sul campo della neopromossa Sora. Doveva essere una mera formalità per i Block Devils, sospinti dall’ottima regia del palleggiatore argentino che ha insistito sul centrale azzurro (11 punti al posto di Emanuele Birarelli) e sul compagno di reparto Podrascanin (10) gestendo anche Ivan Zaytsev, servito col contagocce (11).

EARVIN NGAPETH e MAX HOLT: 8. I protagonisti della rimonta di Modena sul campo di Ravenna. I Campioni d’Italia si trovano sotto per 2-0, servono i 20 punti dello schiacciatore francese (ma ben sei errori al servizio) e soprattutto l’apporto del subentrato centrale statunitense che scalda la sfida al servizio.

 

MONZA: 8. Finalmente si vince il derby davanti al pubblico amico. I brianzoli asfaltano Milano con un perentorio 3-0 in una partita mai stata in discussione, dominata in lungo e in largo grazie agli attacchi di Hirsch e Fromm, alla prestazione del centrale di Verhees e alla gestione di Jovovic. Una prova corale che vale il secondo successo consecutivo in SuperLega e soprattutto la vittoria che a queste latitudini vale più di tutte: la Presidente può ritenersi soddisfatta, questa volta la battaglia l’hanno vinta i suoi ragazzi (e che doppietta dopo il successo delle ragazze al debutto assoluto in Serie A1).

 

PADOVA: 7. Hanno spaventato seriamente Trento, trascinandola al tie-break dove addirittura hanno condotto per 10-5. Settimana scorsa hanno messo sotto Perugia per due set. È vero che i veneti hanno perso entrambe le partite contro due corazzate allestite per lo scudetto ma Giannotti e compagni (Shaw e Maar grandi rivelazioni) hanno fatto capire che saranno un osso duro per tutti.

 

OSMANY JUANTORENA: 7,5. La Pantera confeziona una partita di routine per i suoi standard. Superlativo in ricezione (0 errori e 59% di positiva), eccellente in attacco (55%, 17 punti), servizio da urlo (5 aces, stupendi i tre consecutivi valsi il 23-17 nel quarto set e la vittoria). Civitanova ringrazia il suo uomo di punta come sempre e porta a casa i tre punti da Latina. Viene a sorpresa premiato come MVP, preferito al compagno Sokolov.

IVAN ZAYTSEV: 6,5. La variegata regia di Luciano De Cecco non lo chiama in causa con la consueta frequenza dell’opposto, lo Zar comunque risponde presente quando attacca e va a referto con 11 marcature (pesano i 5 errori al servizio). La sua Perugia comunque vince facile a Sora e sale al comando della classifica.

 

SORA: 5. I laziali faticano davvero a prendere le misure alla SuperLega, in più il calendario è stato davvero improponibile: Modena, Trento, Civitanova nell’ordine e tre sconfitte per 3-0. Un elogio però al pubblico stupendo del PalaGlobo, gremito in tutti i 2000 posti a disposizione.

VIBO VALENTIA: 5. Terza sconfitta consecutiva e tanti campanelli di allarme in casa calabrese. Urge una decisa inversione di tendenza.

MILANO: 5. Perde il derby contro Monza, per giunta con un 3-0 e senza essere mai stata in partita. Tanta amarezza per Sbertoli e compagni, colpiti dall’assenza di Skrimov e con Angel Dennis che deve ancora introdursi al meglio.

 

(foto pagina Facebook Exprivia Molfetta)

 

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