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Volley, SuperLega – Caso Marshall: Piacenza pensa a un’azione legale contro la Fipav! Pichi accusa Magri

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La LPR Piacenza sta pensato a una azione legale contro la Federazione Italiana Pallavolo. È quanto emerge da un’intervista rilasciata da Roberto Pichi, Amministratore Delegato della società emiliana, a sportpiacenza.it. Il tutto riguarda il caso Leo Marshall, con la mancata concessione del transfer per giocare da italiano, nonostante lo schiacciatore sia in possesso di regolare passaporto italiano e risieda nel nostro Paese già da diversi anni.

 

Visto che dopo mesi la situazione non si sbloccava, pochi giorni fa ho sentito direttamente Carlo Magri (Presidente della Fipav, ndr) chiedendo spiegazioni. Devo dire che l’impressione non è stata buona: il presidente oltre a non darci risposte concrete, ha anche espresso giudizi sulla nostra squadra che non mi sono piaciuti. Soprattutto il suo commento non è stato carino verso chi ha salvato il volley a Piacenza e sta lavorando per far tornare la squadra ad alti livelli”.

“Personalmente ritengo che la colpa sia un po’ di tutti: ovviamente della federazione che per un lungo periodo ci ha continuamente tenuto in stand by sostenendo che tutto si sarebbe risolto a breve, ma anche di dirigenti, procuratore e giocatore. Dico questo per un motivo semplice: se avessimo iniziato a fare pressioni due mesi fa il risultato non sarebbe cambiato, ma avremmo capito che la soluzione non era così semplice come pensavamo. E a mercato aperto avremmo potuto valutare anche alcune alternative che adesso invece non esistono più”.

La squadra è stata costruita per rimanere a ridosso delle primissime posizioni, se avessimo saputo in tempo utile che Marshall non poteva giocare da italiano avremmo probabilmente seguito altre strade nella costruzione del gruppo. Adesso sono molto contento che sia rimasto con noi, così come mi soddisfa che nella gara con Verona abbia iniziato a mostrare tutto il proprio valore”.

Poi la dichiarazione clou: “Il danno economico e di qualità della squadra c’è stato e dovremo pagarlo per tutto il campionato. Adesso stiamo valutando la possibilità di intraprendere azioni legali. La questione è delicata e lo sappiamo bene, ma riteniamo sia fondamentale difendere i diritti del giocatore e della squadra”.

 

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