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Formula 1

La nuova F1 all’americana che piace poco alla Ferrari

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Poco più di un mese fa il colosso delle comunicazioni Liberty Media del Circus della F1 ha di fatto acquisito i diritti di gestione della F1 attraverso un’operazione che prevede, inizialmente, un acquisto del 18.7% del Gruppo Formula Uno per una cifra di 4,4 miliardi di dollari. Il pieno controllo da parte della dirigenza americana vi sarà, secondo alcune indiscrezioni, nel primo trimestre del 2017 con costi che si aggirano tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari.

Un cambiamento di rotta al vertice del Circus delle quattro ruote che potrebbe comportare anche un mutamento nella gestione della ricchezza nella massima categoria dell’automobilismo mondiale. Una di queste voci riguarda la spartizione dei ricavi da ridistribuire ai team al fine di garantire una suddivisione degli introiti più equa. Un’iniziativa che avrebbe immediatamente trovato forte opposizione dalle squadre con maggiori possibilità economiche, in primis la Ferrari che gode del cosiddetto “bonus storico” cioè quello derivato dall’esser l’unica Scuderia ad aver sempre partecipato al Mondiale. Basti pensare che la stagione scorsa la società di Bernie Ecclestone ha elargito a Maranello più di quanto abbia fatto alla Mercedes: 170 milioni contro 167, nonostante le sole 3 vittorie Ferrari contro le 17 (e il doppio titolo mondiale) delle frecce d’argento. Cifre che sono ancor più spaventose se andiamo a focalizzarci sugli investimenti di Maranello negli ultimi 8 anni che, secondo il giornale spagnolo Marca, si aggirano attorno ai 2,2 miliardi di euro. E’ evidente che anche le risorse economiche profuse nei progetti di Stoccarda o di Milton Keynes (Red Bull) non sono state certe da meno e ciò, pertanto, va a ricollegarsi alle ipotetiche intenzioni da parte del nuovo gruppo dirigente stelle e strisce di cambiare le regole del gioco.

Chi ha le idee piuttosto chiare sull’argomento è l’ex Presidente della FIA Max Mosley il quale, dopo l’appuntamento di Singapore, dichiarò: Se fossi io a decidere, taglierei i soldi alla Ferrari. Io gli direi: “Siccome siete la famosa Ferrari vi vogliamo con noi. Ma proprio grazie alla vostra popolarità avete maggiori sponsorizzazioni rispetto alle altre Scuderie” – queste le parole di Mosley su Sky Sport Uk.

Che cosa si prefigurerà dunque all’orizzonte? Come si muoverà il Presidente Sergio Marchionne se il “taglio” paventato diventerà realtà?

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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