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Ciclismo, Mondiali Doha 2016: le dichiarazioni della vigilia. Viviani sogna, Sagan non ha pressioni

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Tempo di vigilia per il Mondiale di ciclismo su strada. A Doha i protagonisti della prova in linea maschile sono pronti all’appuntamento dell’anno: andiamo a vedere le parole di Elia Viviani, possibile capitano della nazionale italiana, e Peter Sagan, campione del mondo uscente.

Elia Viviani: “Ho una grande chance e potrei non averne altre in carriera. Non puoi mai sapere quando sarà il prossimo Mondiale per velocisti. Voglio provarci! Sarà una corsa molto strana. Sicuramente farà molto caldo, ma c’è anche il vento… qui un giorno è ventoso, il successivo no. Potrebbe succedee di tutto. Qualora dovesse esserci, i 150 chilometri nel deserto prima del circuito potrebbero essere un disastro, con corridori che perdono contatto. Il circuito stesso è molto veloce, come abbiamo visto con gli Under23. Sarà una corsa per sprinter, con l’incognita del vento. Non credo ce ne sarà molto e spero che la corsa abbia uno svolgimento classico. Senza dubbio abbiamo una squadra forte. Con un treno di qualità, cosa importante per me. Non sempre mi è capitato di averne uno e credo che questo sia positivo”.

Peter Sagan: Cosa ho da perdere? Ho già un titolo. Parliamo di pressione? Non ho nulla da perdere. In questo tipo di percorso tutti possono essere considerati favoriti, ma conta anche la fortuna. Vedremo cosa succede, non posso leggere il futuro. Non ci sarebbe nulla di storico, già altri ci sono riusciti. Sono qua semplicemente per correre e fare del mio meglio”.

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Foto: FB Elia Viviani

Fonte dichiarazioni: Spaziociclismo

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