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Rugby, Pro12: le prospettive di Zebre e Benetton Treviso

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Il Pro12 di rugby è ormai alle porte e dopo aver presentato le favorite del torneo celtico è doveroso fare una panoramica anche sulle due franchigie italiane iscritte al campionato: ovvero Zebre e Benetton Treviso.

ZEBRE: il non aver cambiato guida tecnica, insieme all’arrivo di buoni giocatori dal mercato, di cui molti azzurri di ritorno da esperienze comunque formative in campionati esteri, non può che rafforzare – almeno sulla carta – la posizione dei parmensi per il prossimo Pro12.
Attenzione però, perchè ovviamente non è tutto oro quello che luccica: la sfida per Guidi e i suoi quest’anno sarà quella di migliorare e consolidare il rendimento dell’anno scorso, considerando anche che saranno i rappresentanti italiani nella Champions Cup,cercando di fare del Lanfranchi uno stadio quantomeno difficile da espugnare per molte formazioni. Il focus quindi dovrà essere posto sul gioco e sulla mentalità sperando di avere anche un po’ di fortuna nella poca esposizione della rosa alla grana degli infortuni.

BENETTON TREVISO: l’arrivo di Kieran Crowley come head coach della squadra veneta è stato salutato dalla dirigenza, dai giocatori stessi e dai tifosi come un toccasana; visto che a Treviso serviva un uomo che mettesse ordine a livello tecnico. La parola d’ordine dopo almeno un paio d’annate sottotono sarà certamente “Riscatto”. Sul mercato sono arrivati ottimi giocatori, sia a livello italiano sia a livello straniero. La sfida quindi per i Leoni sarà quella di amalgamarsi e provare nella maniera più veloce possibile ad incamerare le direttive dell’allenatore neozelandese. Il tutto deve ripartire da Monigo da cui va cancellato l’ultimo posto dello scorso anno, anche in Challenge Cup dove Treviso avrà occasione di confrontarsi con rivali del suo livello.

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michele.cassano@oasport.it

Foto: Romeo Deganello

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