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Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo: “Raggi telecomandata. Io ci spero ancora per Roma e l’Italia intera”

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Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore di Roma 2024, attacca Virginia Raggi in un’intervista rilasciata al Corriera della Sera. Dalle colonne del quotidiano si apprende come Montezemolo non intenda ancora mollare sulla questione candidatura, lasciandosi ancora una piccola speranza “Ho conquistato 19 titoli mondiali con la Ferrari, ma ho lottato e sperato anche nei momenti bui quando non si vinceva mai. Mi sembra comunque difficile che si possa cambiare una decisione politica già presa. Lo ha chiarito bene anche Renzi. Però spero ancora che sulla logica di partito prevalga la voglia di cogliere una opportunità. Per Roma. Per l’Italia intera.”

Subito dopo il duro attacco al Sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Ho assistito a un comportamento sconcertante e umiliante per chi ha l’onere e l’onore di amministrare la Capitale. Ho avuto l’impressione che la sindaca abbia parlato sotto dettatura, come una macchina telecomandata, sicuramente in modo non rispettoso delle istituzioni sportive, costrette a fare anche anticamera”.

“Ho il massimo rispetto delle istituzioni e chi ha vinto le elezioni ha il dovere di decidere – prosegue nell’intervista Montezemolo- ma non posso condividere, nei modi e nella sostanza, questa decisione che suona come una rinuncia a una sfida per il futuro, al bene dei giovani, a quasi 200 mila posti di lavoro, a una città più sostenibile con meno barriere per anziani, disabili e famiglie. Capisco il discorso delle priorità per i cittadini: ma come si fa a pensare che tra 8 anni Roma viva ancora in emergenza”.

Roma 2024 “L’Olimpiade del mattone”, una definizione data dal Sindaco Virginia Raggi e al quale Montezemolo ribatte così: “Il Campidoglio dice no alla straordinaria opportunità di dimostrare che con loro al timone è possibile realizzare un evento nella massima trasparenza e legalità. Tutto sarebbe stato infatti nelle loro mani. Sarebbe toccato a loro insediare il Comitato organizzatore, vigilare sugli appalti, sulle ruberie e sul cemento con tutti gli strumenti previsti, a partire dall’autorità anticorruzione di Cantone. Io ho accettato di guidare, a titolo gratuito, il Comitato per provare a convincere i 98 membri del Cio a votare per Roma. Insieme al Coni, a Giovanni Malagò, a Diana Bianchedi e a un magnifico gruppo di ragazzi, abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Ma ora, se Roma si arrende trasmette al mondo l’immagine di una città che non accetta di migliorare se stessa e che non crede al proprio futuro”.

 

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