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MotoGP, GP Aragon 2016: l’astronauta Marquez, Rossi-Lorenzo duello per il podio

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Sembrava di vedere un missile nello spazio al posto della RC213V, nel corso delle qualifiche sul tracciato di Aragon (Spagna), luogo del quattordicesimo round del Mondiale di MotoGP 2016. Marc Marquez è parso, infatti, un autentico astronauta lungo i curvoni veloci ed i rettilinei del circuito iberico. Una maestria nel tratto misto ed un coraggio leonino nelle staccate violente hanno scavato un solco infinito rispetto a tutti i suoi avversari che hanno ammirato a debita distanza le gesta del leader del campionato. Un 1’47″117 che ha regalato a Marc la sesta pole stagionale e la n.64 della sua carriera. Valutando il tutto in ottica gara, il Cabronçito, con le temperature alte sull’asfalto, dovrebbe avere un grande vantaggio. Il suo stile in drift e la scelta d’assetto assecondano perfettamente la resa degli pneumatici Michelin, sposandosi con le peculiarità della Honda. La simulazione della FP4 ha messo in evidenza, infatti, un Marquez inarrivabile per gli altri, girando sul passo del 1’48″basso e tenendo questo ritmo senza apparenti difficoltà. Per domani, è previsto un clima più mite e ciò potrebbe rimescolare carte ma i decimi nel taschino del pacchetto ispanico-giapponese paiono essere davvero incolmabili.

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Chi potrà dunque contrastare quest’egemonia? Ci proverà la coppia Yamaha costituita da Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente sesto e terzo delle prove del sabato. Non positiva la qualifica del 46, incapace di sfruttare al 100% la sua M1 su una pista a lui sempre decisamente ostica. Vero è che nelle ultime libere, Valentino ha esibito un buon passo paragonabile a quello dei rivali più qualificati, Marquez escluso, facendo presagire una lotta per il secondo e terzo gradino del podio. Potremmo assistere all’ennesimo duello interno con Lorenzo, dopo le polemiche di Misano per quel sorpasso aggressivo di Rossi nelle prime battute di corsa ai danni di Jorge. Lo spagnolo, durante il weekend, non ha esibito la stessa costanza di rendimento, in configurazione da gara, del teammate ma domani potrebbe essere della partita. Su crono dell’ordine del 1’48” alto ed 1’49” i due yamahisti punteranno al massimo possibile dovendosi guardare però dal resto della truppa Honda, costituita dal ritrovato Dani Pedrosa, settimo per una caduta quest’oggi, e Cal Crutchlow, nonchè dalla Suzuki di Maverick Vinales, secondo in griglia, ed estremamente performante anche per domani. Ne vedremo dunque delle belle.

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