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Ciclismo

Giro di Lombardia 2016: dalla Gazzetta a Coppi passando per il Ghisallo, la storia di una corsa mitica

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Il Giro di Lombardia è l’annuale Classica Monumento che chiude il calendario dell’UCI World Tour. Ogni settembre, i maggiori esponenti del movimento ciclistico internazionale si danno battaglia sulle storiche strade lombarde che attraversano tratti che sono entrati nel mito come la salita che, a partire da Bellagio (CO), conduce al Ghisallo, colle sul quale sorge il piccolo santuario dedicata alla Madonna (754 metri sul livello del mare).

La corsa nacque nei primi anni del ‘900 quando il giornalista Tullo Morgagni volle dare l’occasione a Pierino Albini di prendersi la rivincita su Giovanni Cuniolo, fresco vincitore della Coppa del Re (all’epoca, una delle corse italiane più prestigiose). La manifestazione ebbe un grande successo anche se quella gara fu vinta da Giovani Gerbi (corridore italiano allora uno dei più forti al mondo) che diede 40’ ai connazionali Giovanni Rossignoli e Luigi Ganna. Da quel 1905, la corsa è sempre stata organizzata da La Gazzetta dello Sport e, a causa della Seconda guerra mondiale, non si disputò nel 1943 e nel 1944.

Il percorso del Giro di Lombardia, nel corso degli anni, è stato varie volte modificato (mantenendo sempre il tratto del Ghisallo), così come le sedi di arrivo e di partenza. Le città maggiormente coinvolte nel tempo sono state, comunque, Milano, Bergamo, Como e, in alcune occasioni, anche Lecco. Da due anni e fino al 2017, Como e Bergamo si alterneranno i ruoli con la prima che, quest’anno, ospiterà la partenza e la seconda il traguardo.

Fausto Coppi è stato colui che più volte ha vinto il Lombardia con cinque successi; lo seguono, in questa particolare statistica, Alfredo Binda con quattro, Henri Pélissier, Costante Girardengo, Gaetano Belloni, Gino Bartali, Sean Kelly e Damiano Cunego con tre. Con quattro secondi posti e due terzi, Bartali è l’unico corridore ad aver raggiunto ben nove podi. Tuttavia, Coppi, affettuosamente soprannominato il Campionissimo, è stato l’atleta che ha reso questa manifestazione e le strade che la compongono immortale, storica e mitica. Coppi amava la caratteristica salita del Ghisallo, era la sua preferita e, così, il nome del Campione si è indissolubilmente legato a quello delle strade che l’hanno reso celebre ma che, allo stesso tempo, sono state rese celebri dalle sue gesta.

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Foto: Twitter Il Lombardia

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