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Calcio a 5, Mondiali Colombia 2016 – Italia eliminata, Menichelli: “Bisogna capire perché. Ripartiremo”

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Potrebbe essere terminato un ciclo, quello di una Nazionale composta da giocatori capace di vincere due bronzi mondiali (2008 e 2012) e un oro europeo (2014), ma non si esaurirà il cammino di Roberto Menichelli da ct dell’Italia di calcio a 5. In carica dal 2009, ha recentemente rinnovato fino al 31 dicembre 2018 e rimarrà dunque alla guida degli azzurri nel momento forse più difficile della storia recente, con due ko consecutivi nel primo turno della fase a eliminazione diretta (Europei a febbraio e Mondiali stanotte, 4-3 contro l’Egitto dopo i supplementari).

Ecco che, tutti insieme, gli scetticismi della vigilia tornano come fantasmi in Colombia. E purtroppo il campo ha già parlato: Italia a casa. “Per prima cosa faccio i complimenti all’Egitto. Quando si perde è bene parlare poco perché non ci sono giustificazioni da dare – ha dichiarato Menichelli al sito federale -. Abbiamo iniziato bene questo campionato del mondo vincendo il girone, ma poi la realtà è che non siamo riusciti a superare l’ottavo di finale. Bisogna prenderne atto e capire per quale motivo l’Italia, tra Europeo e Mondiale, non ha superato il turno a eliminazione diretta. È una partita che è nata e finita male, perché siamo andati sempre in svantaggio, anche se abbiamo avuto la forza di rimetterla in gioco. Ma quando continui a sbagliare non ci sono troppe occasioni per poter ribaltare il punteggio e noi abbiamo fatto troppi errori. Nei successi abbiamo sempre vinto tutti insieme, oggi invece perdiamo tutti insieme“.

Il ct ha aggiunto che rifarebbe tutte le scelte di inizio manifestazione, ribadendo come il reale obiettivo del Mondiale fosse quello di tastare il polso alla vecchia guardia. Che, evidentemente, non è più competitiva come un tempo. “Come avevo detto, in questo torneo, all’interno del quale non avevamo obiettivi particolari, dovevamo dimostrare di poter giocare ad alto livello, era questo il nostro banco di prova. Non dimentichiamoci che questa squadra ha vinto una medaglia d’oro e due di bronzo, e all’ultimo Europeo, prima della partita col Kazakistan, era stata giudicata da tecnici, addetti ai lavori e da match analyst la Nazionale migliore tra quelle che erano scese in campo. Poi abbiamo perso una partita, ed è per questo che il Mondiale doveva dirci se noi potevamo continuare ad alti livelli oppure no. Anche qui abbiamo fatto delle buone cose, poi ci siamo fermati. E quando ti fermi due volte bisogna capire il perché“.

Nessuna minaccia di dimissioni, dunque. Roberto Menichelli resterà sulla panchina dell’Italia e promette pronto riscatto: “Farò un’analisi di quella che è la situazione della Nazionale per valutare come riportarla ai primi posti a livello europeo e mondiale. Per vincere ad Anversa abbiamo lavorato forte e ci abbiamo messo degli anni, adesso a mente fredda capiremo dove dovremo agire e ci rimboccheremo le maniche, tenendo conto anche di quello che offre il campionato e di ciò che il futsal italiano metterà a disposizione. Perché è vero che un sistema sportivo ha bisogno di una nazionale forte, ma lo diventa anche quando c’è una possibilità di interconnessione con il sistema stesso. È questo che cercheremo di fare: le partite si vincono e si perdono, ciò che non è mai mancato è l’impegno.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Divisione calcio a 5

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