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Atletica, Paralimpiadi Rio 2016: gli azzurri esordiscono nelle specialità meno amate

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Saranno tre gli italiani impegnati nella prima giornata delle Paralimpiadi di Rio 2016 per quanto riguarda l’atletica. Il più atteso, Oney Tapia, d’origine cubana con cecità dal 2003 che in passato ha provato qualsiasi tipo di sport, dal baseball per normodotati al marchio di fabbrica delle Paralimpiadi, il goalball, esordirà in Brasile nel getto del peso categoria F11, disciplina in cui ha raggiunto il quinto posto agli Europei di Grosseto a giugno. Difficile puntare a una medaglia, ma la finale in programma dalle 15.35 italiane gli permetterà di rompere il ghiaccio in vista della “sua” gara, il lancio del disco del 12 settembre, di cui è campione continentale in carica.

E’ nata lontana dall’Italia anche la velocista ipovedente Arjola Dedaj, albanese naturalizzata nel 2014. Quello stesso anno agli Europei di Swansea (Galles) vinse due medaglie d’argento (salto in lungo e 200 m T11) e una di bronzo (100 m T11) e a Grosseto si è parzialmente confermata con un doppio terzo posto nel lungo e nei 200m. Dalle 15.22 prenderà parte alle batterie dei 100m, la disciplina che ama di meno, comunque con buone possibilità di passare il turno.

Infine sempre nella gara regina, categoria T44 (“Amputazione di una sola gamba al di sotto del ginocchio“), ci sarà pure Emanuele Di Marino, in pista alle 22.45 per il primo turno. La storia del salentino affetto da un piede torto congenito fin dalla nascita si lega sentimentalmente a quella di Arjola Dedaj, che è la sua fidanzata, e come lei e pure Tapia Di Marino sfrutterà l’occasione per familiarizzare con il tartan dei Giochi in vista dei 400 metri in cui ha vinto il bronzo agli ultimi Europei. E’ stato sesto, invece, nei 100.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fispes

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