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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: la chiusura di un ciclo per la Francia

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La vasca dell’Olympic Aquatics Stadium ha riservato poche luci non solo all’Italnuoto ma anche ad una delle squadre che tanto bene aveva fatto alle Olimpiadi di Londra 2012, vale a dire la Francia. Le selezione transalpina, infatti, reduce dai trionfi di quattro anni fa (4 ori, 2 argenti e 1 bronzo), torna dal Brasile con appena due medaglie d’argento in piscina, conquistate dalla 4×100 stile libero, Florent Manaudou nei 50 stile libero ed il bronzo di Marc-Antoine Olivier nella 10 km in acque libere. Un computo complessivo non certo degno delle attese dei francesi che, pur coscienti di non poter replicare gli stessi “miracolosi” risultati dei Giochi precedenti, non avevano messo in conto il 17esimo posto della graduatoria di specialità relativa alle medaglie conquistate.

Pos. Paese Oro Argento Bronzo Riepilogo
1 Stati Uniti Stati Uniti 16 8 9 33
2 Australia Australia 3 4 3 10
3 Ungheria Ungheria 3 2 2 7
4 Giappone Giappone 2 2 3 7
5 Paesi Bassi Paesi Bassi 2 0 0 2
6 Regno Unito Regno Unito 1 5 0 6
7 Cina Cina 1 2 3 6
8 Canada Canada 1 1 4 6
9 Italia Italia 1 1 2 4
10 Svezia Svezia 1 1 1 3
11 Danimarca Danimarca 1 0 1 2
Spagna Spagna 1 0 1 2
13 Kazakistan Kazakistan 1 0 0 1
Singapore Singapore 1 0 0 1
15 Sudafrica Sudafrica 0 3 0 3
16 Russia Russia 0 2 2 4
17 Francia Francia 0 2 1 3
18 Belgio Belgio 0 1 0 1
Grecia Grecia 0 1 0 1
20 Bielorussia Bielorussia 0 0 1 1
Brasile Brasile 0 0 1 1
Totale 35 35 34 104

La Francia aveva poche carte in questi Giochi ma di grandissima qualità, anche per la spietata selezione dei trials nazionali, nel corso dei quali gli standard richiesti hanno portato ad una cernita di nuotatori estremamente ristretta da cui era rimasto escluso Yannick Agnel, nelle prove individuali, almeno inizialmente. Tuttavia, in terra brasiliana i blues non sono riusciti a tramutare in metalli le loro potenzialità, vedendo il favorito n.1 dell’unica vasca dello stile libero veloce Manaudou finire secondo alle spalle dell’inatteso Anthony Ervin, nuovamente a segno nella specialità dopo 16 anni. Amaro anche il quinto posto di Camille Lacourt, tra i favoriti per il podio nei 100 dorso e clamorosa l’eliminazione di Jérémy Stravius (terzo crono mondiale ai nastri di partenza nei 100 stile libero) nelle batterie dei 100 stile libero. Le controprestazioni delle punte, pertanto, hanno acuito la mancanza di alternative concrete nel roster orfano anche di un Agnel ormai da tanto tempo ombra di se stesso e lontanissimo parente di colui che ottenne uno storico oro nei 200 metri stile libero a Londra. Siamo alla chiusura di un ciclo” – le parole del direttore tecnico Jacques Favre, tracciando un bilancio del nuoto d’Oltralpe a Cinque Cerchi. Da settembre, quindi, si ripartirà con atleti nuovi come Jordan Porthain, Clement Mignon e Damien Joly, tra gli altri, che erediteranno una pesante eredità. Vedremo dunque se la Francia riuscirà a rinascere dalle sue ceneri o dovrà attendere prima di poter proporre al mondo la stessa nidiata di talenti esplosa quattro stagioni fa.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: fonte Len

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