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Ciclismo

Tour de France 2016: impresa Izaguirre! Nibali si spegne in discesa, Aru crolla. Froome in giallo a Parigi

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Prima vittoria spagnola e prima vittoria per la Movistar nella 20esima e addormentata tappa del Tour de France 2016, dove l’unica sfida è stata quella per il successo parziale. A spuntarla Ion Izaguirre, in fuga dalla mattina e superlativo sul Col de Jeoux Plane e nella successiva discesa a difendersi, rientrare e attaccare poi nelle difficili curve verso il traguardo di Morzine. Chris Froome e il Team Sky hanno gestito senza particolari patemi la situazione, con il britannico che domani a Parigi vincerà il terzo e meritatissimo Tour de France della carriera. 

Ai fini della cronaca, prima di addentrarci nella lotta per il successo di tappa, vediamo quanto successo nel gruppo dei big: fatta eccezione per le difficoltà di Bauke Mollema (Trek-Segafredo), i migliori della classifica generale e le rispettive squadre si sono guardati in faccia senza muovere un muscolo fino ai piedi dell’ultima salita e non sono successi avvenimenti realmente degni di nota. Solo l’Astana ha impostato il ritmo per lunghi chilometri, senza però effettuare un vero e proprio forcing.

Molto più interessante quanto accaduto in testa alla corsa. I primi chilometri sono stati molto movimentati e dopo una lunga serie di tentativi si è formato l’attacco buono. Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) è stato sin da subito il più attivo e a lui si sono aggiunti Sergio Henao (Sky), Ion Izagirre e Nelson Oliveira (Movistar), Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang (Astana), Peter Sagan e Roman Kreuziger (Tinkoff), Ben Gastauer, Cyril Gautier e Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Wilco Kelderman e George Bennett (Lotto-Jumbo), Frank Schleck e Jasper Stuyven (Trek), Jarlinson Pantano (IAM), Pierre Rolland, Tom-Jelte Slagter e Dylan van Baarle (Cannondale), Patrick Konrad (Bora), Ilnur Zakarin (Katusha), Rui Costa (Lampre-Merida), Tony Gallopin (Lotto-Soudal), Sylvain Chavanel e Fabrice Jeandesbosz (Direct Energie), Julian Alaphilippe (Etixx), Nicolas Edet (Cofidis), Chris Juul-Jensen e Michael Matthews (Orica).

Gruppetto molto corposo e ricco di atleti di qualità che sono riusciti a fare la differenza grazie anche ad una splendida azione di Sagan in supporto a Kreuziger, all’attacco per guadagnare posizioni in classifica generale. Con loro si sono avvantaggiati Rui Costa, Nibali, Alaphilippe, Rui Costa, Pantano e Izaguirre. Sul Col de la Ramaz ha attaccato nuovamente De Gendt, ma sulla successiva discesa Pantano e Alaphilippe hanno superato il belga in gran carriera guadagnando anche margine sui diretti inseguitori, sempre compatti all’inseguimento.

Il colombiano e il francese, con quest’ultimo parso più brillante, hanno attaccato al comando il Col de Jeoux Plane con oltre 1′ sugli inseguitori. Dopo un paio di chilometri di salita Nibali ha staccato tutti nel gruppetto degli inseguitori ed è riuscito ad abbassare il ritardo impostando un ritmo alto e regolare mentre davanti a lui Alaphilippe ha affrontato la salita a scatti provando a staccare Pantano a più riprese.

Tornando al gruppo dei migliori, Aru si è staccato sin dalle prime rampe della salita, incapace di impostare il ritmo in evidenti difficoltà fisiche e scortato da tutta l’Astana. Davanti ha accelerato Mollema, che in precedenza si era staccato, e successivamente anche Joaquim Rodriguez (Katusha), mentre l’olandese ha perso nuovamente contatto dal gruppo guidato dal Team Sky di Chris Froome.

Nibali si è riportato sulla testa della corsa a 3 chilometri e 500 metri dalla vetta della salita: una volta accodatosi ha provato tre scatti in rapida successione che gli hanno consentito di prendere subito 15” di vantaggio. Sulla coppia al suo inseguimento, però, si è riportato Izaguirre, che ha ridato linfa all’azione di Pantano che con lo spagnolo è tornato ad una ventina di metri da Nibali per poi riaccodarsi dopo un lungo inseguimento a 800 metri dal Gpm e lanciarsi nella successiva discesa.

Izaguirre ha corso rischi altissimi sin dalle prime curve, pennellando sulla strada bagnata con una sensibilità e un calcolo del rischio perfetti, facendo la differenza sui pur ottimi discesisti Pantano e Nibali, con quest’ultimo in difficoltà nel tenere il ritmo dei due avversari. A fine gara, Izaguirre ha vinto con 19” di vantaggio su Pantano e 42” su Nibali. Tra gli uomini di classifica solo Rodriguez ha anticipato il gruppetto di un sorridente Chris Froome, guadagnando una trentina di secondi sugli avversari diretti. Staccatissimo Fabio Aru, in crisi sull’ultima salita.

Quando manca solo la tappa di Parigi, Chris Froome guida la classifica generale davanti a Romain Bardet (AG2R) e Nairo Quintana (Movistar). Quarto Adam Yates (Orica-BikeExchange).

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Cometto Boschetti

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    23 Luglio 2016 at 17:38

    Non credo affatto che Nibali si sia spento in discesa. Sono più propenso a pensare che non abbia voluto prendere rischi (neanche mezzo). Ieri è caduto ed è andata bene, il suo obbiettivo sono le olimpiadi. Si fosse procurato dei danni a causa di una caduta avrebbe buttato al vento tutto il lavoro svolto oltretutto caricato da un sacco di critiche della stampa. Penso cerchèrà di prendersi la rivincita alle olimpiadi. Ero scettico fino a ieri ma con la tappa di oggi sembra che il lavoro stia per finalizzarsi al meglio. Vedremo a Rio cosa succede.

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