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Atletica, Europei 2016: spagnoli al fotofinish nei 5.000, conferme Kszczot e Storl, exploit Mamona

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Quinta ed ultima giornata di competizioni ai Campionati Europei di atletica 2016, ospitati in questo anno olimpico dalla capitale dei Paesi Bassi, Amsterdam.

Finale al cardiopalmo nei 5.000 metri: una corsa lentissima ha infatti propiziato una volata finale che è stata risolta solamente al fotofinish tra i primi cinque classificati, raccolti in soli nove centesimi. La vittoria è andata allo spagnolo Ilias Fifa, ventisette anni, che ha chiuso con uno sprint che gli ha permesso di precedere per pochi millimetri il connazionale Adel Mechaal ed il tedesco Richard Ringer. I primi tre sono stati tutti accreditati del tempo di 13’40″85, mentre il norvegese Henrik Ingebritsen, già bronzo nei 1.500 metri, ha realizzato la miglior volata finale fermandosi però ad un solo centesimo dai primi tre. Quinto il francese Mourad Amdouni (13’40″94), che ha ceduto negli ultimi metri, sesto l’azero Hayle Ibrahimov (13’42″20), il primo a lanciare il rush per la vittoria. Il miglior azzurro è stato Yamaneberhan Crippa, ottavo in 13’46″30, seguito da Jamel Chatbi, undicesimo in 13’49″93.

Il ventiseienne polacco Adam Kszczot ha confermato il proprio titolo europeo negli 800 metri, con un grande finale nella gara dei due giri di pista ed un crono di 1’45″18. In una gara veloce lanciata dall’olandese Thijmen Kupers, alla fine sesto, i polacchi hanno saputo realizzare una doppietta, con Marcin Lewandowski che ha conquistato l’argento in 1’45″54. Sorpresa per il britannico Elliot Giles, bronzo con il record personale (1’45″54), mentre restano fuori dal podio due dei favoriti come il bosniaco Amel Tuka ed il francese Pierre-Ambroise Bosse. Ottavo posto, con il tempo di 1’47″64, per Giordano Benedetti.

Conferma anche per il tedesco David Storl, al terzo titolo europeo consecutivo nel getto del peso. Il venticinquenne di Lipsia ha realizzato la miglior prestazione europea dell’anno con un quinto tentativo da 21.31 metri, che gli ha permesso di scavalcare i 21.19 metri ottenuti poco prima dal polacco Michał Haratyk. Bronzo a sorpresa per il portoghese Tsanko Arnaudov (20.59 metri), che ha beffato l’altro polacco Konrad Bukowiecki (20.58 m).

Il Porogallo ha invece conquistato la medaglia d’oro del salto triplo femminile, grazie ad un’incredibile ultimo tentativo di Patrícia Mamona, che proprio quando si trovava con le spalle al muro ha saputo trasformare la sua quinta posizione in titolo con tanto di primato nazionale da 14.58 metri. Argento all’israeliana Hanna Minenko (14.51 metri) e bronzo alla greca Paraskeví Papahrístou (14.47 metri), favorita della vigilia. Sempre per le lusitane, grande prova anche di Susana Costa, quinta con primato personale (14.34 metri), mentre si è dovuta accontentare del decimo posto Dariya Derkach (13.89 metri), che ha anche messo a segno un salto molto lungo ma nullo per pochi centimetri.

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giulio.chinappi@oasport.it

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